In Ferrari non si perde tempo. I piedi sono ben saldi sul pavimento del reparto corso su cui si stanno consumando le suole dei piloti e dei tecnici per il gran andirivieni di riunioni, prove al simulatore, e chi più ne ha più ne metta.
Brevi le soste per pranzi e cene, che sono peraltro un ulteriore momento di confronto, visto che i piloti si devono anche preparare fisicamente presso la palestra allestita ed aggiornata da anni all’interno della pista di Fiorano dove peraltro sono impegnati anche gli uomini che sono più in prima linea sulla pit lane, ovvero i Diavoli Rossi dei pit stop.
C’è un obiettivo da perseguire per domenica prossima, 24 aprile, Pole, vittoria nella sprint race, vittoria nella G.P. vero e proprio e giro veloce.
Se la pole è “onorifica”, ovvero non porta punti iridati ma consente solo di partire dalla casella migliore nella schieramento, 8 metri davanti al migliore degli inseguitori, la gara di 100km. da quest’anno ha una dotazione di 8 punti per il vincitore e successiva ulteriore pole per lo schieramento di partenza per la gara vera e proprio oltre i 300 km.. Per il resto citato sono i tradizionali 26 punti, per chi è il vero migliore della gara.
In palio, alla fine della “fiera” del Santerno, un monte premi di 34 punti. Un vero tesoro per chi vuole prendere il largo nella classifica iridata e portarsi a quota 105. Un tesoretto, però. che non sara sufficiente a George Russell, il migliori degli inseguitori di Leclerc di scalzarlo dalla testa della classifica iridata, ma solo affiancarlo.
Situazione concretizzabile solo se Russell facesse il pieno su tutto e Leclerc rimanesse a quota zero: Non impossibile, ma molto difficile che si possa concretizzare, sopra tutto se in questa gara la F1-75 numero 55 non sarà protagonista delle bizze che l’hanno caratterizzata in Australia facendo perdere la giusta serenità a Carlos Sainz che, dall’aver una monoposto vincente sino all’inizio della Q3 si è trovato al primo giro in 15a posizione attanagliato dal gruppo dei secondi o terzi in F.1.
In queste ore pertanto le monoposto sono l’oggetto di una revisione ancora più accurata del solito in quanto il prossimo appuntamento non può avere pecche di sorta. per nessuna delle due monoposto, perché Sainz è una pedina che la Ferrari non si può permettere di perdere in gara.
La quota dei 105 punti, per il monegasco, potrebbe significare che gli mancano solo 54 punti, dopo 4 gare a fronte del poter superare i 159 globali racimolati l’anno passato.
105 punti sono poi 1/4 del punteggio massimo raggiunto da Max Verstappen, per il titolo 2021, e solo dopo 4 gare.