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Verstappen non perdona su Leclerc

Max Verstappen si è ripreso la rivincita su Charles Leclerc che regola Carlos Sainz e un Sergio Perez ,deludente. Il campione del mondo si è scatenato negli ultimi giri e non ha lasciato spazio al portacolori della Ferrari dopo alcune scaramucce ravvicinatissime,a ruote bloccate ed a suon di DRS aperto.

Un risultato in cui Leclerc ha qualche responsabilità in quanto in partenza ha chiuso troppo Sainz, al muretto, ed ha consentito a Verstappen di recuperare subito la posizione nonostante partisse dalla parte sporca della pista.

Se questo non fosse successo, forse, per il campione del mondo sarebbe stato un pò più difficile portarsi all’inseguimento di Leclerc che a sua volta non riusciva a “captare” Perez.

Per buona parte della gara l’attuale leader della classifica iridata, aveva illuso la tifoseria ferrarista conducendo la gara , ma con un vantaggio risicato a fronte all’avversario diretto.

L’unica vera consolazione, dopo questi frangenti di gara, per il monegasco è stata la conquista del giro veloce. Così ha saputo ridurre, sia pure di 1 solo punto il recupero del Campione del mondo.

Il terzo posto di Sainz è una soddisfazione se si pensa che pochi minuti prima della schieramento aveva corso il rischio di non poter partire, regolarmente, a causa di un cablaggio che è stato “fissato” in qualche minuto di lavoro febbrile da parte dei suoi meccanici.

E Perez? Chiamare il 4° posto una delusione, in assoluto non lo sarebbe, ma…. Se si pensa che però partiva dalla pole è un segnale, anche se in effetti in modo molto elegante ha dovuto lasciare lo spazio alla zona alta al suo compagno di squadra, ovviamente.

I due piloti della Ferrari dominano la parte alta della classifica piloti: Leclerc a 45 punti, Sainz 33 mentre Verstappen è salito a 25 con Russell a 22 ed Hamilton a 16.

Hamilton è partito da una posizione “impossibile” sullo schieramento di partenza e poi era riuscito a salire nella metà alta della classifica piloti, con un gran recupero sino all’ultimo cambio gomme che lo ha di nuovo relegato come fanalino di coda della zona punti. Dopo aver lottato a lungo con Magnussen e Gasly.

E’ cambiato il panorama dei migliori motori nei primi 10. Quelli Ferrari non hanno più dominato e devono equamente suddividere la classifica con Red Bull, ex Honda, e Mercedes mentre la Renault si deve accontentare di un sol motore a punti dopo il ritiro di Alonso.

Sono 40 i punti di vantaggio della Ferrari nel mondiale costruttori nei confronti della Mercedes che se la deve vedere con la Red Bull che, a quota 37, la tampina di un sol punto.

La palma della sfortuna spetta a Tsunoda cui i tecnici hanno intimato di spegnere il motore e fermarsi mentre stava andando sullo schieramento, a seguire: Ricciardo, Alonso e Bottas si sono ritirati nell’ordine tra il 35° ed il 36° giro.