Charles Leclerc ha conquistato la prima pole della stagione e vi ritorna, sempre su questo tracciato, dopo che ve l’aveva ottenuta nel 2019. Al suo fianco il campione del mondo Max Verstappen che beffato nell’ordine Carlos Sainz e Sergio Perez, i compagni dei piloti di prima fila.
I primi 3 piloti si sono gettati il guanto della sfida senza il ben che minimo ritegno, anzi si sono attaccati ripetutamente sul filo dei centesimi di secondo.
La cosa più esaltante, che deve far felici tutti a Maranello, sono le prestazioni dello 066/7 il motore Superfast studiato e messo a punto da Wolf Zimmerman.
Sono quattro questi motori tra i primi 10 sullo schieramento con Valtteri Bottas, Alfa Romeo-Ferrari, a fianco d el suo ex compagno di squadra Lewis Hamilton, che lo precede, mentre il rientrante Kevin Magnussen con la Haas-Ferrari si è piazzato settimo davanti a Fernando Alonso con l’unico motore Alpine presente a fronte dei 3 Honda ed i 2 Mercedes.
Pierre Gasly ha completato la 5a fila e che fa vedere come quest’anno la Motor Valley sembra essere la carta vincente nel mondiale di F.1.
La differente modalità di preparazione alla pole di Verstappen lo ha costretto a modificarsi e dover cedere all’accoppiata Ferrari che ha dimostrato una modalità superiore di messa a punto e bilanciamento della monoposto.
Segno evidente che i 30 nuovi tecnici inseriti, quasi equamente, in tutti i settori di progettazione, ed i due anni a disposizione, hanno consentito di estrapolare il tutto e di più da quello consentito dal regolamento imposto dalla Fia e dalle nuove gomme da 18″ he sono di certo la più grossa novità nella F.1 dopo 40 anni e più.
La cosa più “importante” è quella che ha consentito a Leclerc e Sainz, affiancati dai rispettivi ingegneri , di rendere sopportabile il saltellamento aerodinamico che i test in galleria non si erano evidenziati e che invece ha continuato a infastidire molto gli avversari, i particolare i piloti della Mercedes che sono diventati solo la terza squadra in pista oggi.