Da Parigi arrivano messaggi che sembrano allertare i singoli reparti corse della F.1 su quello che sembra essere una interpretazione “libertina” e libertaria del regolamento studiato e proposto a fronte delle misure da tenere presenti per concretizzare i singoli progetti.
La Fia, utilizzando le più moderne e sofisticate tecnologie, avrebbe già rilevato che certe soluzioni risulterebbero “troppo ardite” a fronte dello spirito con cui il legislatore le aveva pensate e codificate.
Nel prossimo turno di prove, le ispezioni saranno ancora più “puntuali” anche in funzione delle voci che danno per certi degli sviluppi consistenti. A mettere ulteriore sospetto è stata anche quella “petizione” che le squadre sembrano disposte e decise ad inoltrare per aumentare il peso minimo di ogni singola monoposto,
Una petizione ufficiale che ha creato sospetto perché sembra essere un chiavistello con cui voler scardinare il budget cup, mettendolo i correlazione diretta con la richiesta di aumento peso.
Evidentemente “gatta ci cova” ed il nuovo corso della Fia, per il suo presidente, vuole far capire che da ora in poi, pochi scherzi e sotterfugi. Le border line potrebbero essere rischiose per i provvedimenti che potrebbero far scattare.
Qualcuno invece dà una lettura contraria. Una debolezza della Fia che avrebbe scoperto che le soluzioni già adottate non sarebbero altro che il risultato di zone grigie un pò troppo marcate ed oggetto di molteplici interpretazioni visto quanto sono differenti le monoposto. Zone grigie che nel pensiero del legislatore non avrebbero dovute esserci.