I piloti sono impegnati a confrontarsi con i singoli tecnici per capire come impostare il lavoro”definitivo” da effettuare nelle prossime prove di sviluppo delle monoposto 2022 sul circuito di Sakhir in quanto, in pratica, vi è una decisione determinante: che motore far debuttare a fine mese perché poi la scelta sarà determinante per i prossimi anni.
Come se questo non bastasse i piloti hanno una preoccupazione non da poco: il saltellamento, per pompaggio aerodinamico, che può rendere instabile la monoposto proprio nel momento in cui si toglie il piede dall’acceleratore e si preme con quanto più forza che mai il pedale del freno.
Se si frena troppo poco, si va in via di fuga, se troppo, tanto, si bloccano le ruote con possibilità di spiattellamento del battistrada. Grazie al nuovo diametro assoluto dei cerchioni anche i dischi freno anteriori sono stati maggiorati a 330mm. e grazie ad un nuovo materiale che li compongono, sono in grado di dissipare l’energia acquisita dal grande peso che caratterizza le nuove monoposto in funzione della velocità raggiunta.
E’ proprio sull’allenamento a dosare il carico sul pedale del freno che si sta lavorando con una maggiore assiduità, ai simulatori di guida, ipotizzando le varie situazioni di carico. Una pratica questa che è molto differente a fronte di quello cui erano abituati sinora con le gomme da 10″.
Altra cosa che si deve simulare è la possibile, per non dire certa, presenza di sabbia, come abitudine del passato, che si frappone tra asfalto e battistrada, facendo diminuire l’aderenza assoluta.
I piloti non nascondono che devono abituarsi a questa “innovazione” quanto prima, ben sapendo che l’abitudine, del passato, consolidata deve essere cancellata.