Domani 20 Febbraio è il giorno “ufficiale” della nascita di Enzo, Anselmo, Giuseppe, Maria Ferrari. In sintesi Enzo Ferrari il Drake
Un uomo amante della vita in tutti i suoi aspetti assoluti, sino a quando un problema fisico gestito grazie alla medicina, gli ha ridotto li piaceri della cucina, fatti salvo i pranzi del venerdì quando attendeva che gli arrivassero i risultati degli esami del sangue eseguiti nella prima mattinata.
Un enciclopedia di aneddoti, belle frasi, citazioni e aforismi
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Una sintesi la si potrebbe trovare nelle sue più belle frasi
Da quelle della sua vita, al successo e aforismi sulle automobili.
I suoi sogni, da adolescente, in cui inizio ad amare le automobili e la velocità perché, già nei primissimi anni della sua vita veniva portato dal padre a vedere la gara, organizzata allora dal RACI di Modena.
Il Record del Miglio che partiva dalla prima periferia sulla via Nonantolana ed essendo di valenza internazionale vedeva sfidarsi i piloti migliori e le vetture più prestazionali.
Era nato al secondo piano della casa, ancora esistente ed inserita nel Museo Ferrari di Modena, e viveva da giovane in via Paolo Ferrari 85, nella casa adiacente all’officina di carpenteria meccanica che era stata fondata dal padre Alfredone lavorava in prevalenza per le confinanti Ferrovie dello Stato, la principale linea italiana da Milano a Roma.
Dopo anni in cui le cose non andavano bene riuscì a mettersi in mostra come pilota per passare, poi, alla fase dirigenziale nel fondare assieme ad alcuni notabili locali, appassionati dei motori, diventando : imprenditore, dirigente sportivo e pilota automobilistico a partire dal 1919.
La sua carriera si concluse nel 1931 quando gli nacque il figlio Dino.
Lasciato il volante si dedica anima e corpo alla sua nuova “carriera” e fonda la Scuderia Ferrari, che, utilizza da prima delle vetture Alfa Romeo e solo dopo la fine della 2° guerra mondiale arriva la sua prima vettura con il marchio della Ferrari, dopo la parentesi dell’Auto Avio Costruzioni
Con lo scudetto rettangolare a fondo giallo e cavallino rampante nero con il tricolore in alto, sempre presente sul muso, mentre sulle fiancate, in prossimità dell’abitacolo, fa bella mostra di se lo scudetto con le stesse caratteristiche cromatiche sin cui è inserito l’acronimo S.F.. Scudetto che era ed è ancora presente sulle Alfa Romeo da competizione gestite dalla Scuderia Ferrari negli anni 30.
La Ferrari ha vinto15 volte il titolo iridato piloti e per 16 quello dei costruttori in F.1 unica casa costruttrice presente si dalla prima gara ed ora decisamente oltre le 1000 gare disputate.
Raramente lo si vedeva al volante o comunque viaggiare con autista e guardia del corpo su una delle sue vetture. Aveva una certa simpatia per le Peugeot,che la casa francese gli inviava in omaggio, ma anche sulla Mini cooper di Alec Issigonis.
Nonostante tutti gli sforzi, sia nelle competizioni sia nella produzione, i conti erano troppo difficili da far quadrare, e nel 1969 dopo aver seccamente rifiutato la proposta di Henry Ford che lo avrebbe esautorato di fatto, anche dalla gestionedella parte sportiva della Scuderia Ferrari decise di vendere la quota di maggioranza alla FIAT.
Enzo, Anselmo, Giuseppe, Maria Ferrari era famoso anche per l’unicità dell’inchiostro con cui scriveva, utilizzando una stilografica con inchiostro viola, in ricordo delle copie dei documenti del padre.
Tra gli appellativi più famosi che gli vennero dati è emerso quello di Drake, quasi sinonimo del sui vero nome.
La sua attività sportiva gli ha portato parecchi titoli ed onorificenze: nel 1924 diventò Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. L’anno successivo diventò Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia.
E’ diventato ingegnere con laurea honoris causa in Ingegneria Meccanica 1960, 34 anni dopo il suo nome entrò nell’ International Motorsports Hall of Fame e nel 2000 nella Automotive Hall of Fame.
Nel 1961 quando tutti i dirigenti e progettisti del reparto corse si dimisero per la troppa ingerenza della moglie Laura che non mancava anche di usare frasi pesanti in pubblico e sui circuiti diede tutta la responsabilità del reparto corse nelle mani dell’ing. Mauro Forghieri neo laureato in Ingegneria meccanica.
Famose furono poi le lotte politiche, ma anche economiche, con i “garagisti” inglesi che seppero anticipare alcune importanti innovazioni tecniche come il motore posteriore e Ferrari disse che non aveva mai visto i cavalli spingere un mezzo ma sempre tirarlo.
Poi dovette dare ragione alla nuova corrente tecnologica ed il suo tecnico principe, Forghieri seppe introdurre alcune soluzioni molto innovative come il cambio elettro idraulico che oggi è alla base delle trasmissioni delle monoposto di oggi.