Il numero 7 sulla SF70H di Kimi Raikkonen è confermato, almeno sino alla fine del prossimo anno, quando “Iceman” potrebbe anche decidere, vista l’età, di lasciare la F1 per migrare, come hanno fatto o stanno facendo molti piloti della F1, nella Formula E destinata a diventare di pari importanza a fronte della F1 con l’accesso dei costruttori ufficiali.
Quello che suona strano è l’attesa che si continua a protrarre per l’ufficializzazione di Sebastian Vettel. Perché? Gestione mediatica delle notizie per acquisire giusti spazi in momenti di stasi? Di certo il pilota tedesco non si può lamentare della monoposto di quest’anno. Lui ci mette del suo ma il livello della “Gina” e della sua gemella è tale da consentire a Raikkonen di essergli ora con il fiato sul collo. Dalle 13.00 di oggi non si può lamentare della scelta per il compagno di squadra, che non dovrebbe impensierirlo più di tanto, a fronte di un giovane rampante, in particolare Charles Leclerc. Forse non ha ancora capito bene cosa significhi essere pilota della Ferrari o essere un ex pilota della Ferrari. Si scende di un gradino, almeno, nello stato di gradimento non solo presso la tifoseria italiana. Forse questa situazione, alias “pressione”, lo sta gravando in modo psicologico oltre quelle che sono le sue aspettative di persona normale, molto legato alla propria privacy .
C’è stato poi lo strano discorso di Sergio Marchionne che ha espresso a suo tempo le intenzioni della Ferrari, augurandosi da una parte il mantenimento dello stato in essere e dall’altra asserendo che ogni decisione era nelle mani di Vettel, a fronte di un contratto che la Ferrari gli avrebbe fatto pervenire da tempo per essere sottoscritto. Si è parlato, senza nessuna smentita, di cifre importanti, almeno nell’ordine di 30 milioni di euro a stagione almeno sino alla fine del patto del la Concorde, ma anche di una sorta di pre accordo tra Vettel e la Mercedes che dovrebbe essere in scadenza tra breve.
A questo punto viene qualche dubbio anche sulla decisione, data per scontata, di un contratto per la sola prossima stagione e non sul lungo periodo, in modo che la stessa Ferrari possa avere le mani libere nel 2019 quando scadranno altri contratti molto importanti, riferiti anche a giovani talenti ma già d’esperienza.
Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo, Max Verstappen, sono nomi importanti, senza escludere Charles Leclerc che oltre a quello che dovrebbe poter far vedere in Sauber potrebbe trovare conferme nei sia pur pochi test di sviluppo nella stagione e presso un lungo lavoro al simulatore che ha le sua “differenze” e limiti con la realtà della pista.
Ultima cosa da non sottovalutare….l’Alfa Romeo in F1
immagine per gentile concessione della Ferrari spa