In 152 pagine e oltre 200 fotografie Luciano Guerri uno degli eclettici progettisti della Modena Capitale dei Motori ha riassunto in un libro autobiografico la “sua vita in Ufficio Tecnico” partendo da De Tomaso F.1, con Frank Williams e Dallara, passando in vari periodi in Ferrari alla Ges e all’ufficio progetti avanzati in cui nacque la 408 a trazione integrale, alla Lamborghini Engineering, ed anche nel settore moto spaziando tra Villa ed altri costruttori minori e alla Bonelli di Alejandro De Tomaso.
Ha attraversato, pertanto, la Modena Capitale dei Motori e nel libro si leggono ed imparano, quindi, tanti piccoli aneddoti e casi della vita non solo legati all’attività lavorativa che oggi prosegue con una maggiore attenzione a fianco del figlio nella gestione di una delle Trattorie storiche locali frequentate anche da Pavarotti e Ferrari, che ha come caratteristica di base il mantenere le tradizioni culinarie locali, come il carrello dei bollini e degli artisti diventati una vera rarità .
Da sempre molto legato alle avventure dell’ing. Mauro Forghieri che aveva un gruppo di tecnici con cui era in sintonia e pertanto li ha sempre voluti con sé quando c’era un qualcosa da iniziare da zero, ovvero creare delle novità dirompenti, futuristiche troppo in anticipo con i tempi.
Un libro da leggere che forse avrebbe dovuto avere più pagine di testo, per esplicare meglio ciò che è rimasto nella penna tra le tante cose di cui è stato nel cast di attore protagonista ma anche dare un maggior respiro a qualcuna delle immagini più importanti come lo storico gruppo della Ges raccolto a fianco di Enzo Ferrari. Allora appena 180 persone che progettavano a 360° prototipi compresi, F.2, Tasman Cup, Temporada argentina campionato europeo delle salite.
Ha fatto parte del gruppo dei progettisti del 12 cilindri boxer che, all’inizio avrebbe dovuto equipaggiare un bimotore executive made un USA e poi, per il fallimento di quel progetto, dirottato sulla F.1, A seguire il 6 cilindri a V di 120° turbo sovralimentato sia con il Comprex sia con le turbine kkk, cui per l’apertura della bancata, 120 gradi, si sono ispirati i progettisti dell’ultimo motore della Ferrar i per la Gran Turismo 296 GT da cui dovrà nascere l’erede della 488GTE per il campionato Gran Turismo endurance.
Le avventure in elicottero di e con Gilles Villeneuve per andare a fare rifornimento all’aeroporto di Bologna, appena assunto in Ferrari, proprio da Mauro Forghieri che ne aveva intuito l a fertilità di idee che aveva saputo acquisire da quei progettisti di alto livello con cui aveva lavorato sino ad allora e la volontà nel lavoro.
Ha saputo istaurare con i piloti un rapporto personale che lui ricorda molto intenso con Villeneuve trasferito in parte al figlio, ma anche con altri piloti transitati in Ferrari.
Dai suoi inizi nel 1969 alla De Tommaso sino ad andare in pensione nel 2009 dalla Gestione Sportiva della Ferrari con cui però ha mantenuto ottimi rapporti che gli hanno sempre consentito di seguire da vicino lo sviluppo delle F.1 con una certa frequentazione, a tutt’oggi, dei campi di gara.
La prefazione del libro è della firma più importante dell’ emblema della progettazione nell’automobilismo autoctono, Mauro Forghieri.
Un consiglio, sia per ricordare quei tempi vissuti e per i più giovani che ancora vivono nel mito della Ferrari, leggerlo con calma e ponderazione, approfondendo s emmi tra un tortellino in brodo ed un carrello dei bolliti alla Trattoria la Busta in un incontro con l’autore previo appuntamento.