La SF71h è di certo una delle monoposto dell’empireo Ferrari che ha le qualità intrinseche migliori. Ecco perché è quella che viene sempre utilizzata per effettuare delle sgambate a Fiorano, in particolare quando vi è da far debuttare un pilota o si deve far sgambare tutta la squadra.
Più invecchia e più la SF71h dimostra le sue qualità in quanto si migliora anno per anno con qualsiasi sia il pilota che la porta in pista. Già Kijat, quando era il collaudatore in Ferrari, nel 2018, 20 aprile; ottenne un tempo di rilievo fermando il crono il 57″01.
Poi a seguire niente di meglio sino all’anno passato quando sulla SF71h fu Sainz al debutto ad ottenere un tempo di 56″25 appena arrivato in Ferrari.
Nella stessa giornata un altro tempo che ha lasciato stupefatti e ha creato una certa agitazione in squadra in quanto il 56″32 fu ottenuto da Mik Schumacher, successivamente fermato per evitare che questa escalation mettesse in ombra i piloti ufficiali o che potesse tramutarsi in una uscita di pista.
Oggi, quasi un anno più vecchia, la SF71h ha dimostrato le sue qualità intrinseche che oltre a ribadire i tempi sul giro della sua giovinezza ha consentito a Carlos Sainz di andare a scrivere il proprio nome tra i recordman di Fiorano.
Il solito ” maldicente” lascia insinuare che sotto il vestito, di allora, ci sia molto di quello stesso di nuovo che ha fatto scattare il divieto dei test con la SF21 perché, errore a parte della FIA, un uccellino deve aver sussurrato un Cip di troppo in una delle squadra inglesi avversarie.
Da lì è scoppiato un caso che, ovviamente, non ha come origine uno dei due teams di vertice, Mercedes e Red Bull, ma di un team satellite che ha fatto la voce grossa in Fia sfruttando una dimenticanza della stessa.
Nulla toglie però che la SF71h è una “monoposto vecchia fa buon tempo“