Maranello: Pochi secondi dopo il passaggio di Sebastian Vettel sotto la bandiera a scacchi del G.P. di Ungheria, gli addetti alla portineria Ferrari hanno srotolato la bandiera gialla con cavallino rampante e l’hanno issata sulla portineria della Ges a fare compagnia con le altre tre che stavano attendendo questo arrivo dal G.P. di Monaco. Quarta vittoria stagionale che non deve essere un risultato ma uno sprone. Il circuito magiaro ha delle caratteristiche proprie che hanno esaltato le soluzioni tecniche adottate dai tecnici della Ferrari in una simbiosi diretta Maranello Budapest. Soluzioni che sono state il compendio di un lungo e sofisticato lavoro di cui si è riusciti a fare la sintesi poco prima delle qualifiche. Si sono dovute analizzare tante piccole cose scremarle ed amalgamare, tra di loro, quelle che avevano dato risultati positivi e confortano. Le altre non state messe nel cassetto, ma non scartate e saranno oggetto di ulteriori e approfonditi confronti in questi pochi giorni di lavoro prima delle ferie obbligatorie, come da regolamento della F1 nel mese di agosto. Ogni squadra deve informare la Fia di quali saranno i termini di riposo a partire dal dopo prove, in questa settimana, sempre all’Hungaroring. Le prossime due gare hanno delle caratteristiche tecniche, del tracciato, che sono antitetiche a fronte di quelle di oggi. Piste veloci, molto veloci, in cui a Spa si integrano variazioni planimetriche di tutto rilievo, con ampie curve in contro pendenza, dove la differente caratteristica progettuale della W08 potrebbe essere significativa per trovare un livello di prestazioni che sia più consono allo sfruttamento di una maggiore potenza del motore. Aerodinamica sofisticata da ricercare con carichi da “imputare” maggiormente a tutte le altre componenti della monoposto cercando di dover sfruttare il meno possibile l’incidenza degli alettoni. Unico vero vantaggio a Spa sta nelle temperature ambiente che di solito non creano delle preoccupazioni come invece è avvenuto in questo fine settimana. In casa Ferrari c’è un “mistero” di cui scoprire l’arcana e misteriosa origine: il problema nella posizione del volante sulla SF70H di Vettel che ha costretto il tedesco a mettere in campo tutte le proprie capacità personali per portare a casa questa importante vittoria sia dal punto di vista materiale, il vantaggio in punti con cui è cominciata la seconda parte ella stagione, sia per corroborare e caricare lo spirito di chi ha lavorato così intensamente dopo la debacle di Silverstone di cui tanto si parla e che fa venire il sospetto che vi sia stato anche qualche problema sulle monoposto a favorire il cedimento dei pneumatici con la perdita di punti preziosi per l classifica piloti.
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