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Hungaroring: Ferrari e Mercedes inseguono la Red Bull di “smile” Ricciardo

Hungaroring:”Smile” Ricciardo sta diventando il terzo incomodo nella lotta per il mondiale piloti. Terzo incomodo non per la classifica ma per il suo giro veloce con le gomme più tenere che ha messo in fila: Vettel, Bottas Raicconene Hamilton. Tutti compresi i 4/10 di secondo che non sono pochi in un tracciato “lento”. L’australiano già in mattinata aveva dimostrato che voleva fulminare il record di Barrichello risalente a 13 anni orsono. Bisogna stare però attenti ad una cosa: quanto hanno espresso sul giri “virtuale” Ferrari e Mercedes, ovvero sommando i migliori tempi dei singoli settori in cui è suddivisa la pista. C’è chi giura che gli attuali contendenti al titolo iridato non si sono espressi al massimo in versione qualifica ma abbiano pensato a raccogliere la maggior mole possibile di dati da mandare ai rispettivi Virtual Garage per consentire di elaborare strategie gara da sperimentare nella mattinata di domani ed infine la soluzione migliore che si leghi alle prestazioni per la pole.

La Ferrari  sembra essere la monoposto che i tecnici hanno tenuto ” mascherata” senza svelare troppo presto il proprio margine di crescita. Il tutto coadiuvato dalla sospensione delle prove dovute all’ incidente piuttosto serio che ha visto Wehrlein uscire di pista con la sua Sauber e  sbattere ripetutamente, con carambola, contro le barriere. in quel momento tutti avevano in programma la serie elle simulazioni gara che sono pertanto saltate. Vettel, Bottas e Raikkonen nell’ordine sono abbastanza vicini. con il pilota della Ferrari che ha avuto un problema di affidabilità ad un sensore che lo ha costretto a rientrare ai box. In casa Ferrari hanno suddiviso tra i due piloti, Vettel nella mattinata e Raikkonen nel pomeriggio la raccolta dei dati con il nuovo pacchetto aerodinamico portato da Maranello ed in ulteriore aggiornamento con componenti attesi per la mattinata di domani prima delle ultime libere. Iceman  ha lavorato molto sulle altezza della Rossa, alla ricerca di un bilanciamento che lo soddisfacesse. Una cosa strana ed è quella che ha messo in allarme sulla realtà dei tempi sul giro sono tutti i tentativi abortiti da Hamilton con le gomme da qualifica. Molto il lavoro per i meccanici ai box in quanto il circuito Magiaro è uno di quelli che non perdona “leggerezze” e gli impatti contro le barriere non sono mancati, in alcuni casi anche abbondanti, per i danni