Il calendario della seconda parte della stagione di F.1 sta diventando caleidoscopico.
A dominare sono ancora le limitazioni relative al Covid 19. In particolare quelle imposte dall’Inghilterra a seguito dell’elenco di paesi che non rientrano assolutamente tra quelli considerati Covid Free o comunque dove non esiste un livello di vaccinazione molto elevato.
Da questi paesi, rientrando in Inghilterra, i componenti dei team impegnati nella trasferta sia sottoposti a vaccinazione e controlli, devono comunque rispettare un periodo che, nel gergo comune viene denominata quarantena, anche se in effetti il periodo è decisamente più breve.
Ecco pertanto che sta prendendo consistenza l’opportunità di disputare un paio di G.P. consecutivi in USA per recuperare parte della spesa della trasferta oltre Oceano, in particolare se non trova conferma la possibilità di disputare il G.P. del Brasile dove l’espansione del virus è ancora troppo presente.
Questo “raddoppio” verrebbe ad aggiungersi a quello già in essere nella seconda parte di questo mese in Austria.
In funzione di tutto questo “movimento” sembra ormai certo che il numero delle gare valide per la definizione delle classifiche iridate non rispetterà il numero previsto di 23 ma subirà una riduzione a 21 appuntamenti.
Nel tutto chi è che spera? E’ il circuito del Mugello anche se le date disponibili non sono il massimo in funzione dell’aspetto climatico anche se le aperture limitate al pubblico sono tali da garantire un tutto esaurito, comunque, sulla vendita dei biglietti disponibili.
E’ ovvio che, più si deve andare avanti nella stagione, più diventano d’obbligo le repliche sui circuiti del medio oriente, in funzione del meteo che è di certo più favorevole.