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La F.1 sembra una pentola di fagioli in ebollizione: dalle ali flessibili alla pressione dei pneumatici

Non si è ancora spento l’eco delle problematiche, relative alla flessibilità in eccesso delle ali di cui domenica prossima deve entrare in vigore la nuova norma restrittiva prevista dalla Fia una nuova serie di controlli statici, che sta esplodendo il caso dei pneumatici.

Caso che nasce a seguito dell'”autopsia” cui sono stati sottoposti i pneumatici esplosi sulle monoposto di Stroll prima e Verstappen poi. Episodi avvenuti coinvolgendo, come protagonista, il pneumatico posteriore sinistro in entrambe gli esemplari.

Primo cedimento, sembra avvenuto oltre i 280 km. ora di velocità il secondo, più devastante dal punto della classifica del campionato, oltre i 330 km/h. Subito si sono irradiate delle voci sulle cause all’origine di incidenti che, in particolare dopo quello di Stroll, la cui monoposto si è arrampicata sulle barriere, il tutto fosse dovuto ad uno sgonfiaggio improvviso avente come oriogine un “impatto” contro un detrito, vagante in pista.

I resti dei due pneumatici, si sono presentati ancora con una sufficiente struttura in grado di consentire approfondite analisi strumentali molto approfondite che hanno confermato che per il tutto non vi è stato un problema strutturale diretto, ne una foratura da imputarsi a un detrito di cui non si è trovata traccia.

E’ nato invece un sospetto relativo ad un argomento che è annoso e che riguarda in pratica un pò tutte le specialità dell’automobilismo agonistico. pressioni di gonfiaggio un pò troppo “liberali” a fronte di quanto suggerito dal costruttore.

In F.1 sono state introdotte delle norme “restrittive” in tal senso che hanno dei limiti ben precisi in funzione di ogni singolo tracciato sia per la pressione dei pneumatici stessi, sia per gli angoli caratteristici delle sospensioni.

Nonostante i controlli permane il dubbio che vi sia un’ ampia discrezionalità di uso a partire dalle temperature delle termocoperte. dei tempi di mantenimento di una temperatura prossima al massimo consentito.

Le analisi effettuate a Milano hanno escluso tutta la serie di ipotesi ascritte ed è rimasta questa ultima: pressione di gonfiaggio ridotta per ottenere una maggiore prestazione in gara, con i rischi che ne conseguono.

Nel prossimo fine settimana vi sarà un incontro in cui il fornitore unico sembra essere intenzionato a far imporre, ma dal prossimo anno con l’utilizzo delle gomme di nuove dimensioni, la presenza di un misuratore di pressione gestibile, come dati solo dal “gommista” e senza che le squadre, come avviene oggi, possano interferire con apporti algoritmi di correzione.

Imposizione che dovrebbe trovare concordi sia Fia sia Fom in quanto si tratta di una disposizione di sicurezza.