Sta succedendo di tutto e di più in questi giorni in F1. Non è solo l’affare Vettel Hamilton a tenere banco. Ron Dennis è stato definitivamente “estromesso” da tutto quello che è il complesso tecnico-economico con il denominatore comune Mc Laren. Estromesso alla grande. Si dice con 275 milioni di sterline sul Conto Corrente. La F1 perde un’altro dei suoi pezzi storici ed i nuovi proprietari arabi stanno facendo pressing sulla Mercedes per vedersi garantire una degna fornitura di motori con cui sostituire, dal prossimo anno, la fornitura Honda che sinora è stata solo una grande delusione. Il tutto per mantenersi ben stretto Fernando Alonso che sembra essersi messo sul mercato, fatta salva la clausola della rivoluzione motori. A dire la verità non vedo poi, per lui, così tante possibilità di accasarsi mantenendo gli ingaggi cui è sinora stato abituato. Tutte le squadre lo conoscono bene come pure i suoi possibili compagni di squadra. Non è un carattere semplice con cui convivere, forte accentratore. Un fermento che corre con la velocità di un G.P. visto che ormai è tempo di dare rapido sviluppo al progetto delle monoposto per il prossimo anno per cui sono le ore con cui si prendono le decisioni quelle che contano. Se la Mc Laren è in piena agitazione, altrettanto si può dire della Williams che viene corteggiata dalla Honda che vuole assolutamente restare in F.1 e non può alzare bandiera bianca così facilmente, sarebbe uno smacco insopportabile visto che anche nel motociclismo la stella è opaca. In Williams è una fase di rinnovamento concreto per quanto riguarda il personale tecnico ed organizzativo di vertice. Non da meno anche l’emisfero della Sauber, anche essa in cerca di un nuovo assetto interno e di nuove motorizzazioni, più aggiornate tecnicamente, fermo restando che questo è quasi solo una questione di soldi. Nella riservatezza più assoluta, la pentola bolle anche in Ferrari, non solo per la convocazione di Vettel da parte della Fia. Vi sono i rinnovi dei contratti in essere per entrambi i piloti, visto che si è in assenza di comunicazioni ufficiali. Evidentemente si stanno valutando i momenti successi il dominio del G.P. di Monaco che aveva esaltato, forse troppo gli animi. Nelle ultime gare per un motivo o per un altro i piloti non hanno saputo concretizzare in punti utili le prestazioni di prove e qualifiche. Anche qui l’analisi è d’obbligo prima che si accentuino tensioni di cui non cè bisogno se non quelle per continuare a sviluppare l’attuale monoposto poliedrica e sensibile alle modifiche.
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