Tutto definito con Hamilton e Mercedes che, ancora una volta, sono risultati i vincitori.
Ma ancora da definire è l’inseguimento della Ferrariail ruolo di terza forza, in particolare dopo l’ottima prestazione del GP di Turchia, un risultato che non sarà facile da raggiungere. Oggi il terzo posto è occupato da Racing Point, 154 punti.
La futura Aston Martin è inseguita da McLaren punti 149, Renault 136 e Ferrari a 130. Il trend Ferrari è positivo, ma dovrà confermarlo anche su piste che non sembrano sposarsi perfettamente con la SF1000, il cui motore reciterà un ruolo importante e sappiamo che, quest’anno, proprio la mancanza di cavalli è stata la più grande dalle 1000 lacune di questa monoposto
Mattia Binotto, ha cercato di dare una scossa all’ambiente per cercare di lottare per il terzo posto:
“Non è finita e il risultato di domenica è incoraggiante. Siamo migliorati nelle ultime gare e le prestazioni della SF-1000 lo evidenziano. È un trend che ci dà fiducia non solo per il 2021, ma anche per le prossime gare”.
Il tracciato misura 5142 m e a livello aerodinamico richiede un setup da medio e alto carico. I punti di frenata più impegnativi sono quellii alla curva 1, visto che sul rettilineo principale, grazie all’utilizzo del DRS, le vetture toccheranno velocità prossime ai 330 km/h per poi affrontare una curva molto ampia ad una velocità piuttosto bassa.
L’ allungo successivo, cui si alterna un impegnativa curva 4, con un cambio di pendenza. È il tratto in cui ha inizio il percorso più guidato, costituito da un tratto rapido, un rettifilo piuttosto breve e un altro tornante in discesa.
A seguire i piloti dovranno vedersela con le impegnative curve 9 e 10, alquanto difficili da interpretare, poiché oltre ad essere in pendenza, vedranno un continuo susseguirsi di bloccaggio delle gomme in frenata. Dopo questo tratto guidato i piloti affronteranno un rettifilo piuttosto lungo a cui seguirà l’unico vero tratto di curve, la 11 e la 12, seguite da un altro rettifilo. Restano, infine, la curva 14 e 15, che conducono i piloti sul rettilineo principale. Questo di Sakhir è un circuito che richiede molta trazione per cui, specialmente le gomme posteriori, saranno molto sollecitate.
La nomination di quest’anno per le gomme è più morbida di uno step rispetto al 2019, quando la maggior parte dei piloti optò per una strategia a due soste usando solamente le due mescole più morbide Quello del Bahrain è un tracciato Stop&Go, dove contano molto i carichi longitudinali e gli pneumatici posteriori sono i più sollecitati. L’ asfalto è molto abrasivo ed è per questo motivo che sarà difficile completare la corsa con un singolo pit stop.