Categorie
Senza categoria

Tanto tuonò che piovve Domenicali ai vertici della F.1

Gli americani hanno capito che la loro mentalità organizzativa non si addice appieno al concetto con cui la F.1, il Circus ereditato da Bernie Ecclestone che ne era padre padrone, si sviluppato sinora, anche con la complicità di un malefico Covid 19 che ha messo in ginocchi la stagione economica in corso.

In ragione di ciò hanno capito che era necessaria una svolta, quella che portasse ai vertici operativi una persona che fosse altamente competente e che fosse peraltro gradita dagli attori protagonisti.

Una F,1 nuova che si è in pratica ulteriormente “aggiornata” con il passaggio di consegne della Famiglia Williams e quindi ha voltato pagina a fronte dell’epoca di Ecclestone, Ron Dennis, Eddie Jordan e si sta avventurando verso nuovi lidi che dovrebbero vedere partire il nuovo foglio bianco dal 2022.

Dopo il tanto ventilato impegno di Toto Wolff al vertice della parte organizzativa di Liberty Media, passaggio peraltro osteggiato dalla Ferrari che sembra abbia posto il veto, ora si stanno concretizzando le voci che danno in arrivo già dai prossimi mesi di quest’anno di Stefani Domenicali che lascerebbe pertanto il suo incarico di Presidente ed A,D, della Lamborghini.

Una scelta che sembra abbia trovato il consenso unanime sia dei soci economici della società Liberty Media che detiene i diritti della F.1 sia dei responsabili(leggasi proprietari) delle squadre ora impegnate.

La competenza di Stefano Domenicali è indubbia sia per il suoi trascorsi in Ferrari con gli ultimi mondiali piloti e costruttori conquistati sotto la sua gestione del reparto corse ma anche per quel trasferimento di competenze e di metodologia di lavoro che ha portato la Lamborghini a vivere momenti tecnici, umani ed economici che in precedenza non erano mai stati conseguiti a SAnt’Agata Bolognese,

Arrivare in Lamborghini li si potrebbe definire un “ripiego” per lui in quanto, uscito dalla Ferrari era approdato in Audi per realizzare, in modo concreto, una sezione sportiva di ricerca e sviluppo che avesse nel suo DNA l’ingresso nella F. per il marchio dei quattro anelli per rinverdire i gloriosi passati sulle pista anteguerra. I programma tramontò per una serie di problematiche legate alle emissioni dei motori diesel del gruppo che in Usa furono pesantemente sanzionate e che hanno avuto anche ripercussioni economiche.

Messo in naftalina, sine die, questo programma, vi fu illuso trasferimento a San Agata Bolognese per dare un impulso decisivo alla ristrutturazione aziendale ed all’ingresso nel settore dei Suv con il suo più che sportivo Urus che ha molte parti in comune con il top di gamma dell’Audi che ha il controllo azionario del marchio del toro.

Si attende solo l’ufficializzazione di questo passaggio in cui Domenicali si troverà di nuovo a stretto contatto con gli stessi uomini che a suo tempo erano stati suoi compagni d’avventura a Maranello sia in modo diretto in Liberty Media sia in Fia, in particolare con Jean Todt per ritornare in un mondo che gli scorre nel sangue.