“Grazie per il vostro caloroso benvenuto. Sono felice di iniziare questa nuova avventura con voi in Ferrari. È sempre stato il mio sogno fare parte di questa squadra. Non vedo l’ora di lavorare con voi”.
Il tutto è stato accolto in modo caloroso e fragoroso dai presenti anche se ormai l’origine italiana di chi lavora in Ferrari per la F.1 è sempre percentualmente più ridotta in particolare nelle posizioni apicali della progettazione sperimentazione.
Breve e molto apprezzato ma anche “a buon intenditore, poche parole“. Hamilton ha messo sul piatto, della sua collaborazione a Maranello, che sa già capire, parlare un pò meno forse, la lingua italiana che ha cominciato a studiare in modo intenso nella seconda parte della passata stagione e quindi si è messo al riparo da quelli che possono essere eventuali commenti sul suo operato che venissero scambiati tra i singoli non in inglese che è la lingua madre della F1.
Il tutto è avvenuto in un incontro organizzato all’interno dell’intenso lavoro che sta scorrendo, in Via Enzo Ferrari 27 a Maranello, tra meeting tecnici e prove al simulatore, per dare inizio alla stagione con il suo compagno di squadra Charles Leclerc e conoscere sempre meglio la SF-25. in attesa di poterla portare in pista a Fiorano nella giornata del 19 marzo pioggia permettendo.