L’incognita maggiore per la prossima stagione di F.1 è rappresentata dalla Red Bull che, dal momento dell’uscita di Adrian Newey ha evidenziato delle carenze per quanto riguarda la soluzione dei problemi che si sono manifestati progressivamente con lo svilupparsi della stagione sulla RB 20 per cui è apparso evidente come il titolo conquistato da Max Verstappen sia da attribuirsi perentoriamente alle sue qualità.
In una intervista rilasciata a suo tempo Adrian Newey ha evidenziato che la sua monoposto dell’anno passato non fosse all’altezza delle aspettative e che le stesse problematiche non fossero state recepite appieno da parte dello staff di ingegneri cui le aveva manifestate e che non avevano trovato terreno fertile per arrivare ad una soluzione.
A complicare la situazione si è anche inserita l’instabilità dei rapporti umani all’interno della squadra e la successiva e necessaria ristrutturazione dei ruoli ha dovuto far ricorso alle sole forze interne, in quanto si sono caratterizzate più uscite che entrate.
Il passato sembra avere tutte le prerogative per non offrire molti spunti che la facciano inserire tra le candidate ad un ruolo di grande protagonista nella stagione anche per la rivoluzione che si è concretizzata nell’abito della squadra piloti: licenziamento “oneroso” da punto di vista economico, di Perez ed assunzione di Liam Lawson e l’incognita del suo inserimento in squadra.
Da Campione del mondo Verstappen ha come suo unico obiettivo quello di vincere il suo 5° titolo iridato, se consecutivo è meglio ancora. Buona parte del risultato “singolo” è comunque legato da come lo staff dei tecnici sarà riuscito a correggere gli errori con cui è stata progettata la monoposto dell’anno passato.