Alla data di oggi, Mauro Forghieri avrebbe compiuto 90 anni ed è un vero peccato che l’appuntamento non si sia potuto festeggiare come sarebbe stato necessario per colui che in Ferrari ha vissuto un periodo epico con tutta una serie di innovazioni di primo pelo che spesso e volentieri si sono dovute lasciare nel dimenticatoio per quella mancanza di tecnologia avanzata e costosa che in Ferrari era un chimera per un pensiero decisamente “economico” da parte dell’ing. Ferrari.
Tra le due cose più importanti che hanno fatto rimanere le innovazioni nell’archivio dei sogni: la mancanza di una galleria del vento “adeguata” per sviluppare certe soluzioni sull’alettone posteriore in particolare, un pò meno per lo spoiler anteriore, che oggi sono perseguite per ottenere le variazioni di carico e di resistenza aerodinamica in funzione della velocità della monoposto, mentre “Furia” aveva trovato situazioni variabili senza dover intervenire a muovere le superfici alari.
La seconda cosa che oggi è una presenza costante utilizzato su tutte le monoposto di F.1 che è stata scoperta dalle squadre inglesi nell’attimo in cui fu donata una monoposto Ferrari con questa innovazione per ottenere il passaggio alla Ferrari di Alesi che aveva appena firmato per altra squadra.-
L’innovazione è il cambio elettro attuato che nel 79 debuttò con grande successo di efficenza ed affidabilità sulla pista di Fiorano ma che ha avuto due nemici basilari: il primo è Gilles Villeneuve, psicologicamente preoccupato dalla presenza di quei due fili elettrici “volanti” e provvisori che raggiungevano i due pulsanti sul volante ed essendo più lunghi del necessario .
L’altro grande nemico fu il “parsimonioso” Enzo Ferrari che, quando Forghieri gli disse che erano necessarie le più moderne, leggere e miniaturizzate valvole Moog a fonte dei pesanti ed ingombranti attuatori recuperati dai ricambi delle macchine utensili utilizzate in Ferrari, che avevano un però, costavano 5.000 dollari l’una, per cui dopo aver ricevuto i sali necessari per farlo riprendere da tale colpo, pose il proprio diniego a spendere tale cifra anche a fronte delle reticenze di Villeneuve.
L’elenco delle innovazioni sarebbe ancora molto lungo da elencare come la realizzazione di quella innovazione tecnologica rappresentata dall’integrale 408 che portò al suo allontanamento dal gruppo Ferrari.