Max Verstappen, ritornato in pole nelle qualifiche per il G.P. del Qatar, è stato, come quasi sua abitudine, al centro di una investigazione da parte dei commissari sportivi per un comportamento che è stato considerato di ostacolo per Russell che era impegnato per approcciare ad un giro veloce.
Il comunicato emesso rende noto il perché della penalizzazione inflitta al campione del mondo, che risulta essere “anomala” a fronte delle normative in essere codificate dalla FIA.
“I Commissari Sportivi considerano questo caso complicato, in quanto è evidente che la vettura 1 non ha rispettato le note del direttore di gara e ha guidato, a nostro avviso, con una lentezza non necessaria, considerate le circostanze. Era evidente che il pilota della vettura 1 stava cercando di raffreddare gli pneumatici. Inoltre, poteva vedere l’avvicinarsi della vettura 63, poiché ha guardato più volte nello specchietto mentre si trovava sul piccolo rettilineo tra le curve 11 e 12”.
Altra frase interessante a chiarimento di quanto deciso:
“L’incidente, insolitamente, si è verificato quando nessuna delle due vetture era impegnata in un giro veloce. Se la vettura 63 fosse stata impegnata in un giro veloce, la penalità sarebbe stata probabilmente la solita penalità di 3 posizioni in griglia. Tuttavia, a mitigare la penalità, era evidente che il pilota della vettura 63 aveva una chiara visibilità della vettura 1 e che nessuna delle due vetture era in giro veloce”.
In ragione di queste considerazioni al campione del mondo è stata inflitta una penalizzazione che lo pone a ruoli invertiti nella prima fila, facendolo partire della parte “sporca” dello schieramento dove troverà più sabbia a rendere più complicata la sua partenza.