Sotto il cielo stellato nel deserto del Mojave, con temperature massime invernali, hanno brillato le stelle della Mercedes che, senza avversari di sorta dopo la conquista della pole con Russell, hanno potuto ottenere una doppietta a podio, con un Hamilton che sembra aver avvertito in casa Ferrari, che ha rovinato decisamente quelle che erano le strategie programmatiche della Ferrari che ha perso punti, a fronte dell’inseguimento della Mc Laren nel momento che si è passati dalle posizioni di qualifica a quello del risultato finale in gara.
Prestazioni a parte delle stelle d’argento, che hanno saputo leggere per filo e per segno quelle erano le situazioni a loro favorevoli andando ad utilizzare un ala che gli altri non hanno individuato come idonea, bisogna accennare all’ errore di foga nella strategia delle fasi iniziale che la squadra Ferrari, ai box ed al remote garage, non ha saputo gestire nei confronti di Leclerc che ha sconvolto le tempistiche di durata delle gomme nella fase iniziale con quella perdita nei tempi del crono che poi si sono confermati determinanti nel finale.
Nel fine settimana le situazioni saranno antitetiche a fronte di quanto successo a Las Vegas e le stelle che hanno brillato nella notte dovrebbero ritornare, alla luce del sole, in quelle posizioni che le hanno viste nel panorama dei risultati ottenuti sinora: quarta forza in campo.
IL testimone del “lucean le stelle” passa ora nelle mani di Stella, l’ Andrea, e dei suoi uomini che hanno saputo, lavorando alacremente, portare la Mc Laren di stagione da una monoposto difficile da gestire sino ad arrivare ad essere quella monoposto versatile che ha messo in difficoltà le avversarie, adeguandosi a prestazioni di primo livello su tutti i tracciati ed ora deve difendersi dagli attacchi “veementi” della Ferrari per quel titolo costruttori che è stato lasciato libero dalla sola Red Bull zoppicante nelle zone alte della classifica per tutta l’annata.
Il sentire comune vede nella monoposto “papaya” la monoposto da battere in questo fine settimana, ma Andrea Stella deve catechizzare. dal verso opposto rispetto a Vasseur, i suoi piloti perché non commettano delle banalità come ha fatto Norris, che è pertanto giusto che non abbia vinto il titolo piloti, proprio per quella serie di imperfezioni che gli capitano commesse, che è partito con un handicap di 5″ prima ancora che cominciasse l’accendersi della sequenza dei semafori rossi per come è andato a posizionarsi, erroneamente, nella sua piazzola di partenza.
La terza stella del fine settimana potrebbe essere Verstappen che , dopo due gare spettacolari, pensate e gestite solo in funzione di conquistare quanto prima il suo 4° titolo consecutivo ma tribolato, potrebbe essere il vero ago della bilancia nella lotta tra Mc Laren, per cui l’olandese potrebbe propendere in quanto scuderia inglese. e la sua inseguitrice Ferrari che è universalmente “odiata” da tutte le sua contendenti di oltre Manica.