E’ ormai assodato che il primo stint, nell’utilizzo delle gomme è stato quello che ha impresso la filosofia della successiva strategia cui hanno dovuto adeguarsi le squadre di vertice.
La Mercedes è risultata il terzo incomodo nella lotta tra Mc Laren e Ferrari, nella rincorsa al titolo Costruttori, facendo si che, con lo splendido recupero fatto da Hamilton che era risultato il peggiore dei migliori 10 in qualifica, in gara abbia espresso ed ottenuto il massimo che la monoposto, in stato di grazia, gli permetteva ed ha tolto quel secondo posto a Sainz a fronte della qualifica ed ha fatto anche arretrare di un posto, guadagnato da Leclerc che aveva visto sparire dal suo radar Gasly per ritiro.
Le polemiche verbali e veementi in gara e dopo d Leclerc alla volta di Carlos Sainz, si possono anche ascrivere all’errato richiamo ai box del madrileno quando la squadra non era ancora pronta con i meccanici e le gomme in piazzola per cui ha dovuto fare una manovra scorretta, di uscita da linea che delimita la corsia box, che gli è stata abbonata senza penalità dalla FIA., oltre alla perdita di tempo per il rallentamento d’obbligo.
Manovra di cui Sainz ha voluto recuperare quanto perso ed ha superato il compagno quando in scuderia volevano le posizioni congelate. In queste ore serve un chiarimento senza se e senza ma ed entrambi i piloti, al momento sembra più Leclerc a fronte dell’esodato Sainz devono solo pensare ad un obiettivo: precedere le due Mc Laren, chi, come e perché non interessa.
Risultato in cui si deve responsabilizzare anche la squadra per non commettere un errore simile a quello del richiamo errato a Sainz, perché è opinione comune che sul circuito di Losail le Mc Laren abbiano delle caratteristiche tecniche più favorevoli, in attesa di scoprire se il risultato della Mercedes è stato solo un fuoco di paglia e Verstappen, sicuro del titolo, non torni ad esternare il suo carattere aggressivo, dopo essere stato il “calcolatore” di Las Vegas.
Per capire le cause dei problemi della SF-24 nel primo stint, bisogna tornare indietro alle qualifiche, quando gli strateghi di Maranello hanno suggerito ai tecnici la scelta per un assetto più scarico per puntare alla pole. Sainz ci è andato vicino a centrarla, ma non ha dato i frutti sperati per Leclerc per non dire poi per la gara. A fare la differenza, a fronte di scelte analoghe con migliori risultati, a fare la differenza sono state le basse temperature.
Nella smania di rincorrere la testa della corsa, nelle sue prime battute, Leclerc, ha mandato subito in crisi le gomme agevolando la fuga di Russell, anche nei confronti di Sainz che aveva impostato un approccio più conservativo vanificato dal graining.