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Il titolo costruttori è nelle mani di Carlos Sainz

Nello scorso fine settimana Carlos Sainz ha sempre ottenuto dei crono che sono stati migliori a fronte di quelli ottenuti dal lamentato e “lamentoso” Leclerc se si esclude la FP1 e la Q1. Per il resto è sempre risultato più veloce e quindi il suo podio è più che meritato.

In FP1 il madrileno è stato impegnato in un lavoro che, a detta dei responsabili della Ferrari ,era molto fine a se stesso e non avrebbe avuto dalla conseguenze concrete per il resto del lavoro programmato, in funzione di una evoluzione sulla SF-24 per quella gara. Vedremo in questo fine settimana..

L’unico vantaggio per lui è stato quello di poter girare con continuità andando a cercare dei dati, utilizzando il nuovo fondo e relativo profilo estrattore di cui poi si è capito e saputo che sarebbe rimasto un esperimento fine a se stesso per il proseguito del fine settimana, in quanto il tutto sarebbe stato accantonato.

Si potrebbe “malignare” che il tutto sia stato il classico buco nell’acqua e quindi i dati di carico e quanto ipotizzato migliore non hanno trovato conferme ai box, ne la Remote Garage e nemmeno al simulatore, in vista della seconda sessione di prove dove si era ipotizzato che le novità sarebbero andate all’esame sulla SF-24 di Leclerc.

Se non fosse stato così, l’accantonamento del tutto, avremmo visto il naso di Vasseur allungarsi a dismisura visto che aveva ripetutamente dichiarato che in Ferrari ormai ogni attenzione tecnica rilevante era ed è concentrata sul progetto 677, la monoposto per Hamilton,

Per “calmare” le acque delle supposizioni è stato fatto trapelare, da autorevole intervento di un tecnico dei box, che il lavoro sviluppato da Sainz era servito solo per cercare quelle correlazioni dirette che sono necessarie tra galleria del vento, CFD e simulatore, con quanto avviene in pista è indispensabile in quanto la FP1 era una occasione unica vista la tipologia del tracciato, alte velocità e temperature anomale.

La decisione di affidare ad un pilota in uscita questa più recente ricerca lascia esterrefatti e pensierosi visto che in quasi tutte le squadre è prassi che il pilota in uscita non partecipi alle riunioni di lavoro per il futuro già da metà stagione e possa anche in pista, ma nelle ultime gare non avere a disposizione il materiale poi recente.

Un contentino per abbonirlo ed averlo in prima linea per la rincorsa al titolo costruttori la cui efficenza è indispensabile? O che la sue capacità di percezione delle nuove sensazioni siano più raffinate rispetto al compagno di squadra?

La sintesi del discorso è una sola: in questo fine settimana in particolare per la presenza dalla sprint race il supporto in punti che piò apportare Sainz sono determinanti e quindi non lo si può mortificare con restrizioni di sorta. Leclerc deve farsi carico di questa situazione senza pretese.