Quanto sia capace Fred Vasseur lo si vedrà d’ora in poi, nell’organizzare il prossimo futuro, molto prossimo, ovvero il domani ed il dopo domani che devono consentire alla Ferrari di ottenere quel risultato, minimo e massimo nello stesso tempo, del Titolo Iridato Costruttori di F,1.
Un risultato quanto mai importante che vede il giusto amalgamarsi tra il risultato tecnico ed umano, ovvero il connubio tra quanto hanno e stanno rielaborando i tecnici per i ritocchi necessari sulla SF.24, per renderla se non vincente in assoluto almeno altamente competitiva sia in qualifica sia in gara,
Situazioni che sono interconnesse tra di loro ma che hanno solo nella concretezza del punteggio finale, biro veloce compreso, il risultato imprescindibile, Oggi come oggi è la matematica che deve essere al vertice del risultato finale che, oltre al prestigio morale nell’ esporre un ulteriore coppa all’interno del museo di Maranello, una replica ovviamente, mentre l’originale farà bella mostra di sé ai piani alti della fabbrica, consentirà all’A.D. Vigna di portare al CDA ed all’assemblea degli azionisti numeri ancor più positivi a fronte di quelli che emergono da tutto il comparto commerciale.
Per ottenere questo risultato, come abbiamo già accennato è necessario il lavoro dei tecnici, ma alla fine sono poi i piloti, in pista che devono in accoppiata, limitando ogni personalismo, guardare ad ottenere il risultato di squadra.
Ecco pertanto che Vasseur deve saper gestire un Leclerc. sempre in attesa dal passaggio da “predestinato” a desinato, ed un Sainz che siamo sinceri ha il vero coltello per il manico.
Se, per il madrileno, il passaggio dal quinto al quarto posto nella classifica piloti ha solo un risvolto morale, far capire che l’essere stato esodato, così in anticipo e pubblicamente, non è stato il massimo dei rapporti interpersonali. il suo risultato finale nelle due prossime gare deve essere spinto al massimo dalla squadra in pista, anche in funzione delle strategie.
Fargli capire che, nonostante l’essere un esodato, è pur sempre un caposaldo della squadra che non deve essere mortificatolo, è già stato, nel proprio io.
Anzi bisogna ridargli la fiducia e la dignità necessarie, senza inutili sudditanze, per evitare che, nel caso, si possa assistere ad una più che comprensibile , silenziosa reazione, dell’ultimo giro che ricordi quell’ultimo giro tra Hamilton e Verstsappen.
Vasseur dovrà essere così “forte” da saper imporre ad entrambi i piloti, in particolare al chiassoso Leclerc, che la Ferrari è la Ferrari e viene prima di chi corre con le sue monoposto.
Non ottenere questo risultato morale sarebbe per lui trasformarsi in un gambero rosso, anche se non si è al livello di quelle tensioni dell’ 82 che furono con conseguenze quanto mai tragiche.