Quelli che da sempre sono stati giudicati seconde guide o esodati sono coloro che hanno portato al vertice della prima fila le rispettive monoposto con Russell che ha preceduto di 98 millesimi un Sainz che si propone per la vittoria assoluta visto e considerati quelli che sono stati i dati raccolti in quelle che sono state le simulazioni di gara, conte differenti tipologie di pneumatici.
Alle loro spalle una vera sorpresa: Gasly che ha portato in seconda fila, terzo tempo, l’Alpine che sino a qualche gara addietro, prima dell’avvento Briatore e gli annunci del divorzio dal motore Renault a partire dal 2026, era considerata il brutto anatroccolo nero della F.1.
Il tutto pone una domanda profonda ed inequivocabile: all’interno della squadra vi erano tutti i “rematori” che spingessero in una sola direzione, senza andare contro? Non è possibile infatti che vi fosse quel potenziale che sta emergendo gara per gara, senza che potesse essere stato concretizzato sinora.
A fianco di Gasly parte Leclerc che paga un ritardo dai giri più veloci 4/10, un distacco non da poco che sembra avere una risposta: la difficoltà del monegasco nel riuscire ad accendere le gomme come da necessario e come ha fatto invece Sainz in un sol giro.
Alle loro spalle appare Verstappen che dopo un lungo lavoro nelle retrovie del primo giorno di prove ha cominciato a sintetizzare quanto più prestazione tenendo presente che la sua strategia dell’oggi sia quella di chiudere la rincorsa al suo quarto titolo iridato, regolando la sua strategia di gara su Norris che è l’unico pilota che lo possa impensierire.
Norris e Mc Laren che non hanno concretizzato il loro potenziale mettendo in fila le cose migliori, anche se nelle simulazioni gara la prestazione sembra essere migliore, anche per Piastri che è solo 8° preceduto anche da Tsunoda che stata l’altra sorpresa di giornata.
Il “baco” della monoposto Papaya sembra essere quello che si può ottenere dall’ala posteriore a fronte delle regolazione possibile, per il veloce dei componenti dello spoiler anteriore, dove due piloti sembrano aver delle sensazioni abbastanza differenti.
Ancora nei primi 10 Hulkenberg con la Haas che ha saputo mettere alle sue spalle un Hamilton che non ha saputo sfruttare il vero potenziale della sua monoposto per una serie di piccole coincidenze tra cui anche l’incidente di Colapinto che ha creato danni alla propria monoposto per oltre 3 milioni di euro stimati.
Per lui rimane un incognita la partecipazione alla gara, in funzione della penuria di pezzi di ricambio di cui la Williams ha disponibilità al momento.I tecnici ed i meccanici guardano cosa sia possibile recuperare con qualche intervento mirato.