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FERRARI F1

Antonio Fuoco in FP1 sulla SF-24 n° 38 per puntare al costruttori

Visto che il regolamento della F.1 considera Oliver Bearman un pilota di F.1 a tutti gli effetti, avendo già effettuato 3 gare nella massima formula, la Ferrari non potrà dare corso al suo programma di test sulla pista di Abu Dhabi durante la prima sessione di prove cronometrate in cui avrebbe dovuto utilizzare la monoposto di Carlos Sainz.

Non tutti i mali, però, vengono per nuocere. La Ferrari ha richiamato in servizio in F.1 Antonio Fuoco come ipotizzato insieme seguito al test effettuato per la “riabilitazione” sulle monoposto, in pista, dopo aver vinto con la 499P la 24 ore di Le Mans. Ha lavorato , all’improvviso a Fiorano con la monoposto più recente che il regolamento della FIA gli ha consentito di utilizzare per una lunga sessione di test baciata dal sole.

Perché non tutti i mali vengono per nuocere?

Perché Antonio Fuoco è uno degli uomini chiave del simulatore F.1 della Ferrari, quando libero dal lavoro per sviluppare gli appuntamenti e la partecipazione al WEC, e poi perché, in particolare, dopo quanto avvenuto durante il test di Barcellona, di alcuni anni or sono, in cui fu chiamato a sostituire Mik Schumacher e scoprì, sin dai primi giri il grosso delta esistente tra le sensazioni ipotetiche al simulatore e l’effettiva efficenza dell’allora monoposto in pista.

Una importante chiave di lettura che suggerì ai tecnici quella che avrebbe dovuto essere la strada da intraprendere sia in pista ma anche per i dati immessi al simulatore ed i risultati successivi, sia pure non sconvolgenti, si percepirono.

Nonostante il test possa essere giudicato “premonitore” non c’è ancora stata nessuna ufficializzazione che si dice possa essere concretizzata nelle prossime ore.

Per lui si tratta di un’ ulteriore bella opportunità per tornare su una monoposto e, non avendo alcuna pressione di dover raggiungere un risultato, potrà sfruttare l’appuntamento senza escludere che possa utilizzare delle tecniche evolutive e di possibile uso per lo sviluppo del progetto 677 che ovviamente non si vuole possano arrivare a conoscenza dell’esodato Carlos Sainz che riprenderà la sua monoposto nel pomeriggio per quello che potrebbe essere il momento cruciale per il Titolo Costruttori.

Altra motivazione, del perché non tutti i mali vengono per nuocere, è quella per cui al pilota italiano sarebbe affidato l’ultimo sviluppo di quanto disponibile per un affinamento ulteriore nella messa a punto della monoposto se la Scuderia fosse ancora in lotta per il mondiale Costruttori.