Le opportunità di lavorare da parte dei progettisti a partire dal prossimo 1 gennaio sul progetto della prima monoposto di F.1 della nuova generazione, in pista dall’inizio del 2026, sono state ampliate dopo le prime bozze del regolamento tecnico di cui si era parlato all’inizio dell’estate e che aveva lasciato ben poche aspettative di inventiva.
Nell’ultima bozza che la FIA ha consegnato agli addetti ai lavori sono state liberalizzate quelle che sinora erano state le limitazioni relative all’area dell’ala anteriore e al fondo anteriore, fornendo la possibilità di lavorare sui deviatori di flusso, e su quelle che saranno le dimensioni del diffusore.
Le modifiche hanno destato l’interesse dei progettisti che intravvedono l’opportunità di avere delle monoposto in grado di esprimete maggiori prestazioni in funzioni di quelle che sono le liberalizzazioni espresse che daranno ai progettisti l’opportunità di esprimere e sviluppare nuovi concetti, anche molto differenti tra di loro.
Questa è la prima espressione per poter vedere delle monoposto che non siano “fotocopie” o “cloni”, almeno della prima fase del contatto pista, anche se poi un eventuale filosofia “vincente” potrebbe vedere l’avvicinamento a quelli che appaiono i concetti più redditizi.
James Vowles, Team Principal della Williams per cui andrà a correre l’esodato Ferrari ,Carlos Sainz già il prossimo anno, ha citato l’apprezzamento per le novità concesse:
“L’ attuale nuova bozza ci consente più dispositivi per controllare il flusso d’aria, che a loro volta portano a un aumento del carico, ma anche una differenziazione tra le squadre. L’aspetto positivo è che ci sono ancora alcune piccole aree di miglioramento intorno al diffusore. È bello vedere i team di F1 lavorare fianco a fianco per migliorare questo aspetto, perché ogni volta che si fa un cambiamento del genere, ci sono delle conseguenze”.
“Con il recente aggiornamento del regolamento, soprattutto dal punto di vista aerodinamico, sono state ottenute due cose principali. Una è un livello di carico molto più elevato e la seconda è una maggiore libertà. Siamo favorevoli a entrambe le cose – sancito Andrea Stella che sta rincorrendo il titolo costruttori con la Mc Laren.- Le conoscenze acquisite nel corso degli anni, anche se con regolamenti diversi, sono un modo per creare una certa differenziazione. Accogliamo con favore il fatto che ci sarà più libertà”.
Quello che sarà molto da seguire sarà poi la fraternità e la legalità nelle espressioni dei nuovi concetti visto quello cui ci hanno abituato i progettisti più estrosi nel saper leggere le zone grigie del regolamento.