Per l’ennesima volta in cui la salute mi ha abbandonato e mi ha costretto ad utilizzare una delle strutture della sanità pubblica, in particolare un Pronto Soccorso, ho visto come in Italia manchi una cosa semplice, gratuita, ma anche molto importante che dovrebbe essere obbligata da una scelta bipartisan ma che non porta voti e quindi non interessa.
Sullo Smart phone bisognerebbe rendere obbligatorio inserire una voce ICE ( In Caso di Emergenza) con affiancato un numero di telefono da contattare quando si arriva comunque in un P.S. in condizioni che poco o molto sono comunque alterate in particolare se si è delle persone anziane, ma non solo se non si è nel controllo personale.
Una chiamata ad un parente, più prossimo, o persona informata che può salvare la vita in particolare se non si è in grado di connettere in particolare per alcune patologie ed eventuale uso o divieto di medicinali.
Per alcune ore lunedì ho assistito alla solita “litania”: chi dobbiamo chiamare, che malattie ha, che medicine prende. Queste ultime due rivoltemi personalmente e per non sbagliare non ho fatto altro che mostrare una immagine con tutto quanto potesse rispondere a quanto richiesto.
Ho ricevuto i complimenti del dottore che inquisiva ed ha avuto un quadro completo della mia situazione fisica in funzione della lettura delle medicine di utilizzo normale.
Come al solito le cose semplici e utili, proprio come l’ICE sono quelle che in Italia non attecchiscono, che non trovano l’interesse diffuso e poi invece ci permettiamo di commentare quanto successo a Valenza quando anche da non non vi è una struttura adeguata di allarme preventivo. Nonostante l’iscrizione effettuata quando il tutto era pubblicizzato, non ho mai ricevuto un avviso dei problemi nella regione e ce ne sono stati e non pochi.