Ma che freddo fa, ma che freddo fa quando il sole se ne va, cantava Nada ed il freddo è stato il protagonista della gara di domenica scorsa sotto la pioggia battente che ha visto una sola monoposto scaldare a dovere le proprie gomme nei tempi e nei modi che hanno consentito a Verstappen di effettuare la seconda parte decisiva della gara a spron battuto record su record, anche quando non ve ne era più bisogno.
Accese le gomme ed acceso l’orgoglio di chi ha voluto rispondere a tutte le critiche che l’hanno coinvolto nelle due gare precedenti ponendo un tassello quanto mai importante per confermarsi campione del mondo, fare un bel poker al Casino di Las Vegas.
Un poker che deve trovare il suo asso nella manica sul come accendere, appunto. in due treni di gomme che è obbligatorio utilizzare in gara, quando la temperatura dell’aria nel deserto del Nevada potrebbe avere la sua massima a poco più dei 10 gradi in quanto la gara è programma in notturna e quando il sole se ne va.
Accendere il battistrada, al gradiente che lo fa rendere al meglio, nel minor tempo possibile, sfruttando, ancora l’utilizzo delle termo coperte prima di essere montate per partenza e pit stop, per poi poterle continuare a mantenere accese sin dal primo giro di rientro in pista.
Sarà il punto chiave della gara potrebbe decidere il campionato in corso, almeno per la classifica piloti, in cui un Verstappen senza sbavature ha saputo rimpolpare in proprio tesoretto di punti di vantaggio.
Un testa, ai punti, tra Verstappen ed il solo Norris mentre per il campionato dedicato ai costruttori, molto importante dal punto di vista economico anche se poi toglie delle percentuali di ore di lavoro strumentale per i progettisti che devono sfruttare al massimo quanto ancora in loro possesso sempre che i pesanti danni patiti dalle monoposto, nell’ultima gara, non limitino troppo le opportunità di spesa.
Anche in questa direzione, oltre a quello piloti, la Mc Laren non ha capitalizzato quello che sarebbe stato logico in funzione dello schieramento di partenza per una serie di errori strategici e di guida che stanno continuando a consentire alla Ferrari di essere ancora in lizza per tale campionato visto che con una sola monoposto al traguardo la stessa ha anticipato le avversarie, entrambe a punti.
Qui, per la Ferrari il discorso cambia, in quella che avrebbe dovuto essere la gara di conferma di un trittico che stava dando risultati spettacolari ed insperati ha avuto un solo discorso che non è stato dato per negativo: l’opportunità di Sainz di smarcare l’utilizzo del 5° motore della stagione senza pagare il dazio di una penalizzazione in griglia.