Il G.p: del Brasile si certifica come la prima sceneggiatura di 4 G.P., 4 giri veloci e 2 appuntamenti sprint in cui si dovranno vedere in gara ragionieri, uno solo in particolare Verstappen, e due pirati all’arrembaggio Norris e Leclerc. Il bottino prezioso è la suddivisione de1 120 punti di massima ancora a disposizione per chi potesse il migliore di ogni singolo risultato in pista.
Scenario in cui sono presenti molti disturbatori, per cercare di riaccendere le singole speranze di fare un finale di stagione “roboante”, essere aghi della bilancia in cui per fare un esempio su tutti lo stesso Lewis Hamilton, che potrebbe essere considerato il terzo pilota “ombra” per la Ferrari, se le sue possibilità non gli consentissero di vincere ma di regolare il gruppo degli inseguitori, davanti all’accoppiata Verstappen Norris che è la più temibile al momento per la Ferrari.
Per la Red Bull c’è in pratica il solo Verstappen che può portare punti pesanti anche se d’ora in poi il suo programma risultati, per confermarsi iridato, 47 i punti di vantaggio, deve essere il massimo della “ragioneria” applicata in gara annullando la propria indole aggressiva che lo ha portato al quasi record di 20″ di penalità già scontata nel suo pit stop.
Il suo monte punti di vantaggio gli impone una unica e sola strategia, essere la “tranquilla” ombra di Lando Norris che, al massimo in quella opportunità, può recuperare 32 punti nei G.P. con vittoria e giri veloci, e due punti in caso di vittoria nelle 2 gare sprint .
Lasciato il discorso piloti e passando al più importante, dal punto di vista economico e prestigio a parte, campionato costruttori, la Ferrari deve concludere a punteggio pieno il G.P. del Brasile. Pieno sia nella gara Sprint sia nel G.P. di legge. E’ la condizione sine qua non per annullare quell’effetto “negativo” dettato da una monoposto nervosa che ha tradito Leclerc in Messico.
Una complicità che gli ha facilitato l’errore, sotto la pressione di Norris che doveva assolutamente acquisire quanti più punti possibile per puntare al titolo iridato piloti che vedeva in quel momento Verstappen in grossa carenza di risultato, e che, per mera fortuna, lo ha portato solo a “sfiorare” le barriere di protezione rientrando alle spalle del leader Mc Laren ma con quel vantaggio che ha poi consentito di effettuare il pit stop finale..
Quell’uscita di pista malandrina sarebbe costata 3 punti se con una rapidità di decisione la squadra non avesse imposto al monegasco l’opportunità di recuperare i punto, con il giro veloce, e ridurre quindi a soli 2 i punti quelli lasciati per strada e che visto l’andazzo di questa finale di stagione potrebbero diventare decisivi.
Nell’appuntamento del fine settimana, il punteggio pieno ha dei valori che si potranno ripetere ancora una volta in stagione ma che è meglio mettere subito in cascina visto che i piloti della concorrenza diretta, Mc Laren e Red Bull in particolare, non sembrano al momento poter garantire l’ accoppiata a fronte delle assolute necessità di squadra.