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Sainz ha superato se stesso replica domani?

Quando Carlos Sainz aveva già ottenuto il giro veloce che gli garantiva la pole ha replicato la ricerca della prestazione ed è sceso, unico, sotto l’ 1’16” Ha cercato la conferma che quello che aveva ottenuto al primo tentativo non era occasionale ed ha voluto avere una conferma su se stesso.

La ricerca di una conferma morale del feeling che ha messo in mostra anche nel corso delle simulazioni per i long run segno evidente che oltre alla prima pole della stagione vuole mettere in saccoccia una vittoria prima di “esodare” dalla rossa.

Un risultato che deve mettere in conto con un ottima partenza a fronte di Verstappen prima ma anche del compagno Leclerc che parte però dalla parte sporca della pista a fronte di Norris che invece ha la stessa tratta lunga otre 1 chilometro dalla stessa parte del madrileno.

“Sono molto felice. Ho fatto due grandi giri”, ha dichiarato Sainz anche un solo uomini in rosso è andato a complimentarsi con lui nel qualifichino ring. “Tante volte in Messico hai la sensazione di non poter mettere assieme il giro perché si scivola molto, ma in Q3 ho fatto due giri solidi, quasi perfetti che mi hanno portato in pole. E sono stupito, perché qui è molto difficile che si riescano a fare due giri così simili e così competitivi. La pista è difficile”.

Ormai è un dato di fatto: la Ferrari ha fatto un vero passo avanti e dopo il successo di Austin è arrivata la pole di Sainz a certificare la solidità prestazionale delle SF-24.

“Mi sento bene sulla macchina. Da Austin abbiamo fatto un passo avanti e in qualifica facciamo qualcosa in più per preparare meglio le gomme. La direzione è quella giusta. Mi prendo la pole perché dimostra i progressi che abbiamo fatto, ma la cosa importante sarà domani”.

E proprio domani è la vera incognita della situazione, in particolare se la Ferrari si dovesse trovare nell’analoga situazione di Austin ma con Sainz al comando e Leclerc alle due spalle.

La logica delle cose, visto che modificando la posizione degli addendi il risultato finale non cambia per quanto concerne la rincorsa al titolo costruttori, che stante le pessime qualifiche di Piastri e Perez garantiscono un netto vantaggio per la Ferrari, è molto differente il decidere una strategia che porti comunque alla vittoria Leclerc che ha ancora delle maggiori opportunità per l’iridato piloti, senza dover “umiliare” l’esodato Sainz che recrimina i punti per per l’attacco di appendicite.