Le condizioni che sanciscono lo schieramento di partenza del G.P. del Messico e la lunghezza dalla posizione dei semafori alla prima curva, sono alla base di quello che può essere il risultato finale in casa Ferrari.
Sainz ha l’occasione di prendere il largo e deve sperare che la lotta tra Verstappen e Norris gli torni a vantaggio per uscire in testa dalla prima curva, senza che Leclerc possa superarli agevolmente ma si deva sudare la posizione.
Qualcuno potrebbe optare per una condizione ottimale che sarebbe poi quella che vedesse alle sue spalle la presenza di Leclerc, allontanando gli attuali pretendenti diretti nella lotta al titolo piloti dalla zona alta del podio e dei relativi punti pesanti.
Però, c’è comunque un però nella gara di oggi nella strategia della Ferrari. All’origine del tutto la realtà dei fatti: se le somme dei due risultati ottenuti dai piloti, replicare la doppietta di Austin non cambia in funzione della posizione di entrambi i piloti, per Leclerc la vittoria è una sorta di ultima spess per vedere di recuperare il massimo dei punti possibili a fronte dei 79 che ora lamenta di ritardo da Verstappen ed i 22 nei confronti di Norris.
Una sua vittoria ed un secondo posto di Sainz, con al seguito gli altri due pretendenti al titolo che si daranno battaglia a testa bassa per rubarsi punti a vicenda, potrebbe essere un occasione per ipotizzare la speranza di un ritorno all’iridato piloti in modo che l’arrivo di Hamilton possa essere gestito con più serenità.
A farne le spese, ovviamente, l’esodato Sainz cui potrebbe essere data l’opportunità di una vittoria, all’ultima gara, se la sfaccettatura della classifica finale piloti fosse comunque già definita.