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Adelante Carlos: in pole per il G.P. del Messico

Prove di qualificazione per il G.P. del Messico caleidoscopiche con variazioni di giro in giro non solo per i tempi ma anche per le posizioni di rincalzo a partire dalla Q1. L’unica cosa certa è la pole perentoria di Carlos Sainz, la prima pole stagionale, con il tempo di 1’15″946.

Le prime sorprese sono state l’esclusione già in Q1 di Piastri e Perez, due uomini chiave per la rincorsa al titolo iridato costruttori per la Mc Laren e la Red Bull. Il tutto a grosso vantaggio della Ferrari anche se Leclerc ha deluso le aspettative con il suo 4° posto che comunque garantisce alla casa i Maranello di avere le due vetture da mettere in zona podio e quindi fare un recupero di punti decisamente consistente, per non dire decisivo.

Sarà pertanto la strategia da adottare da parte della Ferrari ad essere determinante per raccogliere un risultato insperato sul primo momento tenendo presente che tra i due piloti Ferrari vi sono nell’ordine Verstappen e Norris che sono i duellanti principe per il titolo iridato.

Due piloti che ora si devono guardare dalla volontà di Sainz di portare in saccoccia almeno una vittoria prima di lasciare la Ferrari, mentre da uomo squadra potrebbe favorire recupero e posizioni di Leclerc se vi è l’occasione opportuna.

Con una monoposto ansimante, motore sostituito all’inizio del lavoro in pista ieri, l’olandese è in prima fila con un 1’16″171 dopo che gli era stato cancellato il tempo per un taglio esagerato. Risultato che è frutto del talento di Max, più che di quanto dimostra orfana la RB20 orfana del padre Adrian Newey.

Norris, anche con gli ultimi sviluppi e con un giro non perfetto, ha lasciato più di tre decimi alla Ferrari di testa, e si è lamentato molto di una monoposto sin troppo scivolosa. Norris con quella che era stata data per la più competitiva è rimasto a bocca asciutta. L’unica positività per lui è che il partire davanti all’Hermanos Rodriguez non è così determinante come su altri tracciati sia pure con un Verstappen che non gli darà certo strada gentilmente.

Charles Leclerc, sia pure per soli cinque millesimi da Norris, non ha messo insieme quel giro perfetto come è stato capace di fare in tante altre occasioni. L’unico “vantaggio” su cui può supportare la propria posizione è il consistente nel passo gara della SF-24, per cui la rossa può guardare a domani con grande fiducia a fare una doppietta sul podio.

Russell ed Hamilton sono i gemelli che inseguono il terza fila con la monoposto di Russell che è stata letteralmente ricostruita con sostituzione del telaio come conseguenza dell’impatto nella prima giornata.

I motori della Ferrari sembrano essere quelli che respirano meglio degli altri in quanto Magnussen con la Haas si è qualificato in n7a posizione e Hulkenberg è rientrato nei primi dieci registrando velocità molto alte. Non era prevedibile nemmeno l’ottava piazza di Pierre Gasly con l’Alpine che apparso in difficoltà all’inizio ha poi messo insieme quando serviva. Proprio quando la casa è al centro delle polemiche per le motorizzazioni 2026. Con una prova umana Alexander Albon ha messo al nono posto la sua Williams. Questo dopo il crash di venerdì ha ritrovato una prestazione convincente, mettendosi dietro quel Franco Colapinto che gli sta rendendo pan per focaccia

Yuki Tsunoda ha commesso un grave errore. E’ andato a sbattere a soli 10 secondi alla bandiera a scacchi, mancando il punto di frenata : è finito violentemente contro le barriere con la monoposto più rinnovata e bisogna capire cosa potrà utilizzare in gara.

La necessaria bandiera rossa ha impedito a Liam Lawson di migliorarsi, visto che aveva due intertempi interessanti prima dello stop anticipato. Unica sua soddisfazione di essere qualificato davanti a Fernando Alonso che festeggia il suo 400° G.P. in carriera che a sua volta è davanti al compagno di squadra Stroll.