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L’aria rarefatta il vero problema di domenica

L’altitudine di Città del Messico, oltre i 2.200 metri del tracciato intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez, sarà una grande sfida per ottenere il giusto raffreddamento di freni e motore. Sarà un weekend molto diverso rispetto a tutti gli altri in calendario. Una anomalia che può dare delle risposte “anomale” e di certo è la successiva tappa in Brasile che potrà essere più in linea con il tracciato diAustin e quanto successo non deve essere il momento delle aspettative eccessive.

La doppietta ottenuta domenica,, da una parte la si deve all’ottima partenza di Leclerc mentre Sainz ha dovuto attendere un undercut per sorpassare Verstappen. Il passo di Leclerc è stato il più veloce in pista ed ha permesso di poter poi decidere la strategia senza affanni che gli hanno garantito il “facile” successo

Sainz è rimasto attaccato alla Red Bull del campione del mondo mentre il suo motore ha fatto apparire un piccolo segnale d’allarme che i tecnici ai box sono riusciti a risolvere in corsa e ha messo a segno un undercut perfetto anticipando la sosta al giro 21.

L’impressione è che la volata finale nelle prime 5 gare sarà più una questione di scelte nella gestione nella messa a punto delle monoposto quelli che possono essere aggiornamenti. “sconvolgenti” anche per evitare quelle che sono state le risultanze, peraltro rilevate anche dalla concorrenza, che non hanno corrisposto appieno alle aspettative.

Le novità tecniche possono essere un passo avanti in termini di prestazione ma c’è anche il rischio di creare un po’ di confusione nel raggiungere quell’equilibrio che è necessario in termini di risultati, come percepito nel fine settimana.

Sarà una casualità, ma da qualche tempo sono diventati operativi a Maranello i nuovi supporti umani attesi al temine dei rispettivi gardening. Persone con un ottica nuova che possono aver contribuito a perfezionare quella fase di messa a punto finale , ovvero mettere le puntini sulle i.