Quello che era il fiore all’occhiello dell’Ares Design, ovvero lo spazio espositivo presente sotto il Portico del Collegio nel centro della città è stato chiuso da tempo e la stessa sorte è seguita nell’analogo spazio a Maranello, di fronte allo stabilimento della Ferrari.
Sono stati i sintomi apparenti di quella crisi che interessa la struttura della zona Sacca, ben visibile dalla tangenziale, dove vengono progettate e costruite delle vetture di gran lusso che sono l’evoluzione di modelli già esistenti, di produzione di altri costruttori, e li portate dai loro possessori.
La situazione di difficoltà finanziaria e gestionale trova le proprie radici scorrendo i bilanci degli anni passati – in particolare nel 2023 oltre alla mancanza di ordini che possano garantire la continuità produttiva che ha dovuto subire uno stop che si è concretizzato dal mancato saldo delle buste paga ai dipendenti
Situazione che ha corrisposto ad una emorragia di diversi dipendenti per cui la forza lavoro si è ridotta a meno di 50 persone tra operai e personale amministrativo. Dal mese di settembre è scattata la cassa integrazione a zero ore e in strada Sant’Anna i cancelli sono rimasti chiusi.
Da luglio la ditta è stata ammessa al concordato in continuità e ha ottenuto che il Tribunale di Modena desse una proroga per ulteriori 60 giorni. Sono anche andati all’asta alcuni beni, come la lussuosa Land Rover Defender del valore di 240mila euro.
L ’azienda ha comunicato che verranno pagate le 5 mensilità arretrate agli aventi diritto e i rispettivi versamenti dei contributi previdenziali e liquidati i Tfr dei lavoratori usciti su base volontaria tra il 2023 e marzo 2024. Entro il 18 novembre sono attese iniezioni di nuove finanze da parte dei soci per ricapitalizzare l’azienda e consentire quindi l’avvio di un nuovo piano industriale.
La ripresa del lavoro a “pieno” ritmo è ipotizzata per i primi giorni di dicembre in funzione di un portafoglio ordini che dovrebbe coprire tutte commesse per il 2025