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F.1: troppa carne al fuoco si rischia di bruciarla

Dopo il mese di sosta, che ha consentito di fare un bel punto fermo sulla evoluzione tecnica con cui ripartire per lo sprint finale di 6 gare lunghe e tre brevi con un malloppo di punti disponibili che stimolano l’ appetito del defender, Red Bull Vrstappen, e degli sfidanti Mc Laren e Ferrari in particolare con l’outsider Mercedes, come Pierino guasta feste, che sono tutti impegnati direttamente a far punti e senza che vi siano delle selezioni preliminari che portino ad una finale simile a quella con cui Max Verstappen vinse il suo primo titolo all’ultimo giro dell’ultima gara, destando l’ira funesta, rimasta tale ed utopistica , della Mercedes e di Hamilton che ancor oggi stanno ad inseguire senza speranza , tanto che il pilota ha deciso di andare a cerca gloria, e fortune a Maranello.

Gli interessi tecnici apportabili sembrano tutti essere abbastanza consistenti ma poi alla fine, in questo primo appuntamento, saranno portati in pista solo in parte per le poche tempistiche di sperimentazioni concrete, 60 minuti, visto che è presente la prima delle ultime tre gare sprint,

La logica vuole che, almeno in casa Ferrari, si proceda con una tipologia di lavoro che dovrebbe interessare, in particolare, l’evoluzione dell’ ala anteriore aereo sensibile mentre il pacchetto completo dovrebbe essere in pista dalla prossima settimana in Messico dove però sussiste il problema dell’aria rarefatta, per i 2200 metri d’altezza, e quindi si ha una differente reazione sui carichi aerodinamici ,oltre al problema del raffreddamento generalizzato.

In attesa che si possa sbirciare meglio, per capire se tutto il materiale in evoluzione è stato già portato inTexas e solo non verrà montato, o se invece la rifinitura dello stesso sia ancora in corso alla GES anche per gli ultimi suggerimenti proposti della rinnovata galleria del vento ed un eventuale primo intervento del Loïc Serra pensiero.