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FERRARI F1

Ferrari: già la somma del numero 677 fa 20

Se si sfoglia. a ritroso, il calendario dellaF.1, ci si accorge che si deve tornare quasi all’inizio degli anni 2000 per trovare la Ferrari, anno 2008, e Kimi Raikkonen, anno 2007, ai vertici delle rispettive classifiche iridate anche se nel 2008, per alcune manciate di secondi, ai box del G.P. del Brasile si è festeggiato un possibile titolo piloti, per Felipe Massa, poi sfuggito in seguito alla spettacolare rimonta di Lewis Carl Davidson Hamilton, conclusa con il sorpasso determinante all’ultima curva che si aggiudicò così il suo primo titolo dei 7 sinora conquistati con il minimo vantaggio di 1 sol punto.

Un successo su cui si è molto vociferato, al complotto, e che ancor oggi non trova pace visto che il pilota brasiliano sembra più che intenzionato ad adire a vie legali per ottenere quello che lui giudica che gli spetti.

8, proprio come quell’ottavo titolo iridato piloti che ha come obiettivo da perseguire Lewis Carl Davidson Hamilton con il suo arrivo a Maranello. Il tutto senza attendere che scocchi il 20° anniversario di questo lungo digiuno, visto che la somma finale del numero 677 che contraddistingue il rivoluzionario progetto della nuova monoposto, di somma fa già 20.

Un progetto che, contrariamente a quello che potrebbe essere il pensiero comune e vista la stabilità, per ora, anche dei punti più raffinati del regolamento tecnico in attesa della rivoluzione prevista a partire dal 2026, si può definire rivoluzionario a fronte di quello da cui è nata la monoposto di quest’anno.

Un progetto che è già stato impostato da tempo e che il gruppo di tecnici capitanati da Fabio Montecchi e Diego Tondi, per l’aerodinamica che ora ha il supporto di una aggiornata galleria del vento,, ha tracciato in modo quasi indelebile quando la responsabilità della Direzione Tecnica era ancora affidata ad Enrico Cardile che a metà stagione ha preso l’importante decisione di passare la Manica per approdare alla Aston Martin dove dovrà collaborare con Adrian Newey.

Decisione che in Ferrari è risultata molto indigesta ai vertici dell’azienda, anche se ha consentito a Vasseur, che ha assunto l’incarico ad interim sino al 1 ottobre quando è diventato “operativo” Loi. Serra, di poter annoverare nel suo breve palmares di D.T. la vittoria di Monza.

Il progetto 677, che Serra sta analizzando punto per punto per vedere dove il suo trascorso in F.1 potesse essere più utile per affinare la monoposto stessa alle caratteristiche di Hamilton con cui ha avuto lunghe e fattive esperienze, si basa su tre punti cardine: inedita sospensione anteriore, nuova scocca edinfine una scatola cambio-trasmissione ridimensionata.

La sospensione anteriore pull rod dovrebbe garantire un miglior posizionamento del baricentro a fronte del centro di rollio, e dare l’opportunità agli aerodinamici di lavorare al meglio nello sfruttare l’ingresso aria, nel punto centrale che origina il carico aerodinamico da rendere più stabile e versatile nei confronti delle ampie caratteristiche dei 24 tracciati in cui si sviluppa il campionato.

A seguire è prevista una nuova posizione del pilota che dovrebbe essere più arretrata grazie allo spazio che si è reso disponibile per posizionare il motore, nella lunghezza complessiva della monoposto, grazie ad un cambio in grado di fornire spazi longitudinali e trasversali più sfruttabili anche dal punto di vista dell’aerodinamica.