Domani, martedì, 1 ottobre prendono possesso dei loro rispettivi uffici ed incarichi all’interno dell’organigramma della GES in Ferrari, via Enzo Ferrari a Maranello, Loic Serra e Jerome d’Ambrosio. Il primo prenderà il testimone che regge sino a questa sera Fred Vasseur, ad interim dopo le dimissioni di Enrico Cardile che è in procinto di trasferirsi oltre Manica alla Aston Martin dove sarà al fianco di Adrian Newey:
Il secondo avrà due incarichi: rigenerare la FDA alla ricerca dei nuovi talenti che anche questo incarico, ad interim era stato acquisito da Jock Clear che svolge anche l’incarico di coordinatore degli ingegneri in pista per la F.1.
D’Ambrosio sarà anche il Vice di Vasseur sui campi di gara ed avrà come suo interlocutore principe Diego Ioverno che si occupa delle operazioni sulle monoposto e ha anche l’incarico di essere il Direttore sportivo, pe rie interlocuzioni in pista con la FIA.
L’interesse di Loic Serra è più concentrato sul futuro, ovvero in un approfondimento del progetto 677 che vede l’evoluzione della scocca, anche in funzione dell’arrivo della sospensione anteriore full Rod, e di un nuovo cambio-trasmissione, di dimensioni ridotte, a tutto favore delle ampie possibilità di sviluppi aerodinamici.
Mentre in questo settore si inserisce in un progetto che è stato impostato da tempo, avrà la responsabilità completa sul progetto 678 che dovrebbe essere la sigla che indica la monoposto dell’evoluzione imposta dalla Fia a partire dal 2026.
L’interfaccia di Serra è un manipolo di ingegneri, cresciuti tutti in Ferrari GES e che sono stati particolarmente motivati, supponiamo anche in funzione economica, creando un corpo coeso a livello tecnico. Uomini di cui si conoscono già sia i nomi sia le mansioni: Enrico Gualtieri (Technical Director Power Unit); Fabio Montecchi (Chassis Project Engineering); Marco Adurno (Vehicle Performance), Diego Tondi (Aerodynamics); Matteo Togninalli (Track Engineering).
Uomini che di certo avrebbero visti rivoluzioni i rispettivi incarichi, scalando di un, livello, in caso di un eventuale arrivo di Adrian Newey che nella possibile programmazione del suo passaggio in Ferrari aveva messo sul piatto della bilancia anche la presenza di uomini di sua fiducia, provenienti da Red Bull.