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Red Bull a Baku cerca l’araba fenice

Ormai sembra che i tecnici della Red Bull abbiano perso il filo conduttore nell’utilizzo e sviluppo delle soluzioni tecnico aerodinamiche che hanno rappresentato le grosse novità nel progetto da cui è nata la RB 20 che aveva iniziato la stagione con lo stesso copione di risultati ottenuti all’inizio della stagione e che hanno consentito di avere un “tesoretto” di punti iridati per il campionato piloti che oggi diventa sempre più incerto poter conservare negli 11 appuntamenti, con punti a disposizione, che rimangono per finire la stagione.

Perso il filo di Arianna, alias Adrian Newey, i tecnici campioni del mondo stanno cercando di riportare in zona podio le prestazioni possibili ma di gara in gara si sono trovati a dover fare i conti con la realtà in cui neanche quello che sinora era considerato l’asso della manica, le prestazioni di Verstappen, hanno più il delta necessario per mantenere l’equilibrio ad alto livello.

Il dopo Monza stato decisamente incandescente, in particolare per le esternazioni “private” del campione del mondo ed i tecnici diretti da Paul Wachè hanno cercato di perseguire dei risultati decisamente migliori, almeno nelle simulazioni, invertendo la posizione di alcune delle soluzioni che erano apparse a stupire ma che non avevano ottenuto, in pista, i risultati sperati.

Le ali più esposte al vento sono tornate ad essere più prossime alle soluzioni del passato, dopo le novità apparse a Monza che non avevano corrisposto alle aspettative, con l’obiettivo di poter mantenere quella percentuale di carico che è necessaria nella parte più guidata di Baku senza penalizzare la velocità di punta nel lungo rettifilo in cui il sorpasso è il motivo dominante.

Ad essere ritoccata, e resa meno esasperata lappaste aerodinamica inferiore, nella zona in prossimità del profilo estrattore dove vimc solo uno dei due profili visti a Monza. Sembra assodato che sarà mantenuta la carrozzeria originale, a bazooka, e sia stata accantonata quella che sembrava più affusolata. Perez, al simulatore sembra aver percepito un feeling maggiore a fronte di quelle che sono state le sensazioni precedenti, non solo quelle relative alle simulazioni per Zandvoort e Monza.