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Safety Car, bandiera rossa e gestione gomme

Per vincere a Baku bisogna saper trovare l’algoritmo che sa mettere nelle giuste proporzioni tutte le serie di variabili che si presentano. Si parte dalla fisionomia del tracciato in cui vi sono delle sezioni molto ben definite con caratteristiche personalizzate in cui si esprime un valore determinante: il bilanciamento della monoposto in cui quanto il più possibile del carico aerodinamico deve essere espresso dall’effetto suolo espresso dal fondo mentre le ali devono essere “proporzionate” alle velocità massime da raggiunte nei quasi 2 chilometri del rettifilo principale.

Un tracciato il cui asfalto ha la caratteristica di essere poco abrasivo e nello stesso tempo caratterizzato dal progressivo effetto della parte di pneumatico che lo “arricchisce” di passaggio in passaggio con evidenti effetti sulla trazione.

La tipologia dei battistrada disponibili tiene conto delle esperienze passate e proprio su queste si accentrano quelle che possono essere le strategie di gara dove bisogna stare molto attenti a come poter gestire le maggiori sollecitazioni che interessanti le gomme posteriori, in particolare quella posteriore destra, in funzione delle curve a 90° tutte a sinistra e quella più lunga in appoggio, sempre sinistrorsa, prima di arrivare sul lungo rettifilo in cui la velocità massima deve consentire di effettuare i sorpassi.

Dall’esperienza nella gestione delle strategie vi sono un paio di variabili che non possono essere sottovalutate: la prima, con la maggior percentuale di presenze al plurale, è l’ingresso in pista della Safety Car per arrivare anche all’esposizione della bandiera rossa ed i tempi necessari per la ripresa della corsa con le relative variazioni nelle temperature dell’asfalto nella parte più “cittadina” del tracciato.

Ecco pertanto come si devano gestire i tempi sulle lunghezze degli stint per trovarsi a dover e poter effettuare i pit stop nei momenti giusti delle “neutralizzazioni” temporanee per non parlare poi della eventuale bandiera rossa.

Tutte situazioni che intervengono anche su una variabile che non deve essere sottovalutata, in particolare la vera sospensione momentanea della gara, l’aspetto psicofisico del pilota.