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Che domenica bestiale Ferrari vince in assenza del Presidente

Un risultato che non era tra quelli più programmati tra coloro che hanno pubblicizzato le quotazioni delle scommesse anche se in effetti, alla roulette di Monza, dove hanno vinto sia il nero, delle tute sia il rosso della SF24 Evo3 che ha avuto in Charles Leclerc il pilota che in pista ha saputo utilizzare e gestire l’azzardo dell’unica sosta con il cambio gomme a fronte degli avversari.

Evidentemente il rischiare di Leclerc ha avuto un “alleato” con un Sainz che ha saputo gestire le protezioni su Leclerc nel confronto degli inseguitori. Un Sainz che, con i suoi ingegnere, ha commesso un piccolo errore quando ha continuato a rimanere in pista con le gomme medie un pò troppo, che hanno fatto perdere al madrileno quei 7-8 secondi che di certo gli sono poi mancati per salire almeno sul terzo se non sul secondo gradino del podio.

L’accoppiata Ferrari è stata in testa nella parte mediana della gara e sembrava che la cosa potesse essere ancora più “miracolosa” a fronte della sola vittoria cin Sainz che poi è rimasto deluso del suo 4° posto che non sinpuò definire un bel regalo di compleanno.

La lotta “intestina” in cui i piloti sono lasciati liberi di fare la gara della vita, in casa Mc Laren ha fatto si che Norris abbia ritoccato il suo svantaggio su Verstappen, portandolo a 62 punti mentre il risultato complessivo della somma dei due risultati Piastri secondo e Norris terzo fanno si che il vantaggio della Red Bull si sia ridotto a soli 8 punti di vantaggio che vede un avvicinamento anche della Ferrari che deve recuperare 33 punti.

Verstappen è molto nervoso, per quello che ha espressamente rivolto alla sua squadra comprendendo senza mezzi termini anche le responsabilità all’interno della base su quanto riguarda la evoluzione e la produzione dei nuovi pezzi. Non ha pronunciato il nome di Newey ma il tutto sembra veramente riconducibile a questo divorzio. IL campione del mondo ha avuto anche un problema al motore per cui, per salvaguardare capra e cavoli, ne hanno dovuto abbassare l’erogazione della potenza.

Sono mancate le Mercedes che sembravano avere maggiori opportunità ma le strategie non sono state tra quelle vincenti e la doppia sosta non ha pagato anche perché sono anche le capacità del singolo pilota saper gestire al meglio quanto ha a disposizione, in paricolare per quanto riguarda la gestione sia delle gomme sia delle monoposto.

Questo G.P. d’Italia passerà alla storia anche per un altra cosa eccezionale. un pilota ha raggiunto il massimo dei punti detratti dalla sua licenza per cui Magnussen non sarà alla partenza nella gara di Baku

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