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Norris fulmina la pole a Verstappene le Ferrari sono disperse

Le raffiche di vento improvvise ed abbastanza consistenti hanno dominato entrambe le giornate di preparazione al G.P. di domani a Zandvoort con l’unico vantaggio di poter utilizzare le gomme click per le qualifiche che sono state veramente caleidoscopiche ed hanno messo in evidenza distacchi consistenti visto che il decimo qualificato ha ben oltre 1″ di distacco da Norris.

Norris che, nell’ultimo passaggio cronometrato, ha tacitato il boato del pubblico arancione per la pole che aveva appena conquistato Verstappen che comunque parte dalla prima fila ma con oltre 3/10 di distacco.

Le Mc Laren hanno nesso in evidenza che sono le monoposto da battere in quanto alle spalle di Norris sulla parte gommata del tracciato gommata parte anche Oscar Piastri che lamenta un ritardo di quasi mezzo secondo dal compagno di squadra ed avrà al suo fianco Russell che ha messo in evidenza la Mercedes che invece Hamilton non è riuscito a qualificare per la Q3 alle spalle di Sainz che ha messo ulteriormente in evidenza come le Ferrari siano alla volta di essere disperse.

Le raffiche di vento hanno condizionato anche le qualifiche ma la monoposto di Woking è sembrata non sentirle. Max ha dato un’altra dimostrazione nel fare onore ai suoi titoli iridati .

Verstappen sarà una bella spina nel fianco delle McLaren e, pur avendo una macchina meno competitiva, può essere protagonista incitato anche dal suo pubblico su un tracciato dove il sorpasso un pò una chimera. Per il campione del mondo la vera prospettiva è quella di uno scatto fulmineo per recuperare i suoi 8 metri di ritardo e portarsi in testa già dalla prima curva.

La posizione in griglia Piastri preoccupa per il distacco di mezzo secondo che lamenta dal compagno di squadra.

La Mercedes è rimasta lontana: George Russell è quarto a 571 millesimi, mentre nelle libere sembrava in grado di sfidare le Mclaren. Se l’inglese comanda dalla seconda fila, Lewis Hamilton, invece è sprofondato fuori dalla Q3. Un risultato inspiegabile, la sua Stella non ha brillato sul più bello.

Sergio Perez è quinto con la seconda Red Bull: il messicano ha fatto il suo meglio in un momento in cui è sottoposto a una forte pressione. Ha un ritardo consistente, quattro decimi, da Verstappen, ma il suo obiettivo d’obbligo è quello di conquistare punti importanti per il titolo costruttori se non vuole che il suo sedile sia rimesso in dubbio a ogni gara…

La Ferrari è dispersa a parecchi decimi, quasi 1″: Charles Leclerc con un giro di cui non può reclamare niente, è solo comunque sesto e non ha quelli che Vasseur declina come divario dagli avversari di centesimi ma di quasi 1″. Non si può certo trovare giustificazione nella mancanza di novità con cui la SF-24 è arrivata a Zandvoort senza aggiornamenti promessi.

Il risultato paga la mancanza di novità tecniche che evidentemente non erano sufficienti per una pista che non le si adatta storicamente. Il lavoro è stato evidentemente concentrato sul prossimo appuntamento di Monza per affinare le novità.

Per Carlos Sainz quasi un umiliazione, il non essere rientrato in zona punti, ma il madrileno ha una giustificazione: non ha praticamente girato nella giornata di venerdì ed ha pagato in modo pesante il cedimento del cambio, nelle libere 2, che gli hanno impedito di prendere confidenza a Zandvoort con le slick: lo spagnolo è solo 11esimo con la Ferrari, appena davanti ad un altro top Hamilton.

Il madrileno non ha potuto trovare il feeling con la rossa e ha giocato in difesa con una SF-24 che non sembra comunque essere competitiva nelle curve sopraelevatene questo si ripercuote anche nelle prestazioni delle successive.

Ottima la prestazione di Alexander Albon, ottavo, che si è infilato fra le due “verdone” con la Williams che ha goduto di un eccellente aggiornamento tecnico. L’anglo thailandese ha capitalizzato il salto di qualità, cosa che non è riuscita a Logan Sargeant che la qualifica non l’ha nemmeno disputata.

Fernando Alonso ha ritrovato l’opportunità di tampinare Leclerc con una AMR24 che ha dato la sensazione di aver ritrovato la strada dello sviluppo: in quanto appena a due posizioni si trova il compagno Stroll che stato preceduto da Albon .

Pierre Gasly: il francese mette l’Alpine in decima posizione facendo un miracolo, perchè la macchina di Enstone non è certo fra le più competitive. Pierre, forte del rinnovo del contratto, guida in scioltezza e sente l’appoggio della squadra in un momento di totale ristrutturazione del team.