Se son rose fioriranno ma dal mese di maggio in casa Ferrari sono state le spine ad essere “vincenti” e gli interventi per evitare le spine si sono dimostrati meno efficienti di quello che sarebbe stato auspicato. per comprendere cosa stesse realmente accadendo per riuscire da identificare le cause che hanno innescato i problemi.
In occasione del G.P. di Spagna sono stati adottati dei provvedimenti che hanno interessato quella che si può definire la piattaforma aerodinamica su cui era stata sviluppato il progetto della SF-24 per cui la monoposto ha perso il livello di stabilità in essere.
Con la ricerca di differenti soluzioni del set up per cercare di ovviare alle problematiche si sono invece innescate delle situazioni ostiche che hanno fatto si che le gestioni fossero diventate parecchio scivolose, per cui si sono dovute dedicare delle sessioni di prove in pista per comprendere come agire, con moltenproblematiche.
A fronte della velocità di sviluppo delle avversarie la ricerca della soluzione si è dimostrata impegnativa dal punto di vista temporale per cui si è concretizzato un periodo in cui la monoposto made in Maranello ha fortemente deluso nelle prestazioni e nei relativi risultati. I temi della ricerca sono stati inglobati in troppi temi di ricerca, piloti compresi, per cui si sono create troppe sollecitazioni su tutto il gruppo di lavoro per cercare di risolvere le conseguenze del saltellamento con cui mi piloti si sono trovati a combattere.
In questi giorni in cui si riprende a lavorare, dopo la pausa estiva, c’è un obiettivo che è imprescindibile, trovare l’interazione necessaria tra meccanica e aerodinamica che è attualmente il mix che non da le risposte necessarie.