Da alcuni anni, in casa Ferrari vige un concetto di base, un nuovo modello di vettura non è solo il risultato di una approfondita serie di sviluppi tecnologici ma anche di un programma economico che ha come obiettivo la massima in funzione di quelli che non sono più prodotti di”massa” ma serie ben definite per numeri e vita commerciale per cui entrano a far parte di ben precisi contesti.
Contesti che sono indirizzati ad una clientela qualificata, per i modelli di vertice e che iniziano la loro produzione quando i futuri clienti hanno già versato consistenti caparre per cui il tutto parte già con un consistente supporto economico sul venduto, già prima che lo stesso si concretizzi
Con questo concetto la Ferrari ha comunicato che sono già al pensionamento due modelli: la SF90 Stradale e la 812 GTS mente anche per la Roma e la 812 Competizione, i tempi sono quanto mai prossimi al fine ciclo con la sola esclusione della versione spider della Roma le cui richieste sembrano coprire in modo consistente le consegne per i prossimi 2 anni.
Si tratta di modelli che sono nati nelle vecchie strutture della Ferrari mentre i nuovi programmi si concretizzano all’interno della nuova recente struttura E building.
La nuova esperienza è quella che vuole la Ferrari conformarsi con quelle che sono le direttive della Commissione Europea, molto finalizzate al recupero di una situazione relativa al deterioramento climatico ma senza aver gettato le basi necessarie ad avere l’alimentazione, carburante, necessaria nei tempi e nei modi, a partire dalle stazioni casalinghe, ma avendo come obiettivo quello di garantire al cliente finale di avere, per prestazioni e sonorità un automobile con l’inconfondibile DNA Ferrari