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Complanarina, ina,ina sempre problemi

“I lavori dello svincolo sulla Nuova Estense della complanarina, programmati per questo mese da Autostrade per l’Italia, su richiesta del Comune, saranno effettuati ad agosto del prossimo anno e nel frattempo verranno anticipate altre lavorazioni per la realizzazione dell’opera. La società ci ha comunicato che, comunque, questa inversione di lavorazioni non influirà sulla durata complessiva dell’intervento, la cui conclusione rimane prevista per fine 2025”.

A precisarlo è l’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità del Comune di Modena Giulio Guerzoni al quale questa mattina, lunedì 5 agosto, Autostrade per l’Italia ha confermato i tempi del cantiere.

“Il cantiere della complanarina – prosegue Guerzoni – è strategico ma inevitabilmente impattante e il Comune di Modena, fin dalla posa della prima pietra, si è sempre rapportato dal punto di vista tecnico con Autostrade per l’Italia, responsabile dell’opera, per limitare al massimo gli impatti negativi per il territorio”. L’assessore sottolinea, infatti, che “su richiesta del Comune Autostrade doveva svolgere i lavori sulla Nuova Estense ad agosto, cioè nel momento di minor impatto sul traffico, ma visto che non è ancora arrivato il nullaosta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla richiesta tecnica, la possibilità di effettuare i lavori questo mese è saltata e la società ha valutato di spostare questa lavorazione al prossimo agosto, anticipandone altre. Il fatto che da mesi la richiesta sia ferma sul tavolo del Ministero è grave – prosegue Guerzoni – e questa inefficienza non deve pesare su Modena e sulla realizzazione di un’opera attesa da anni che impatta su frazioni importanti come Portile e Paganine. Il decreto che dà il via libera alle modifiche che consentono di effettuare l’intervento sulla Nuova Estense in un mese invece che in sei, come inizialmente previsto nel cronoprogramma, deve essere firmato dal direttore generale del Mit sulle concessioni autostradali, posizione che, però, dal 31 maggio è vacante. Chiediamo quindi che il Ministero sblocchi questa situazione consentendo di effettuare l’intervento nel rispetto del nuovo cronoprogramma modificato anche su richiesta del Comune: la chiusura per sei mesi sarebbe stata troppo problematica per il territorio”.