Al contrario di quanto avviene in pista per cui subito dopo la partenza nel circuito di Spa vi è una ripida discesa che si conclude nella compressione dell’Eau Ruoge cui segue un alterato ripida e velocissima salita, il G.P. del Belgio parte in salita per il campione del mondo Max Versrappen.
Non si tratta di una “punizione” che fa seguito a quanto avvenuto in pista, che ha insinuato forti dubbi su certe strutture della RB20, o per quello che è stato il comportamento verbale durante e nel dopo corsa.
Il vero problema è un problema tecnico di tal livello che costringe la squadra ad un intervento radicale che riguarda l’utilizzo del quinto motore, di base Honda, e di conseguenza una penalizzazione di base di 10 posizioni, sullo schieramento di partenza a fronte del risultato che emergerà dalle qualifiche, sempre che la sostituzione riguarda solo la parte endotermica e non altri componenti soggetti ad utilizzo contingentato, nell’arco delle 24 gare.
Appena dopo aver superato il giro di boa del campionato il dover usare il 5° motore è di certo un allarme che deve trovare origine, forse, anche nell’ardita soluzione adottata per il raffreddamento dello stesso.
All’origine vi è infatti il cedimento della 3a unità di stagione che non può essere assolutamente recuperata in quella che è ormai, per tutte le squadre, la serie di rotazioni del motori, sia in funzione del tracciato sia nel recupero di utilizzazione nella giornata del venerdì, durante la sessione di prove libere.
La scelta sembra, comunque legata alla tipologia del tracciato, tenendo presente anche altri eisodi analoghi, in cui le opportunità di sorpasso sono tali da poter rimportare, almeno in zona podio, Verstappen sia partendo con un certo ritardo.
Oltre a ciò bisogna valutare che, il prossimo appuntamento in Olanda si sviluppa sia sul circuito di casa in cui Verstappen non vuole certo deludere il proprio popolo di appassionati, e le cui caratteristiche non accreditano le stesse opportunità di sorpasso.