Lewis Hamilton approccia il fine settimana dell’ Hungaroring con la carica che gli è stata “impresa” dalla vittoria di due domeniche or sono e che lo ha portato a potersi giocare l’opportunità di ottenere un qualcosa che suona come un record assoluto nella F.1: portare a quota 105 il numero delle pole e delle vittorie che il Sir Lewis già detiene a quota 104.
Altro appuntamento con la storia, quello di migliorare ulteriormente il suo record di vittorie, sul circuito magiaro, arrivando a eguagliare quelle ottenute a Silverstone, 9.
Un gran bel biglietto da visita con cui presentarsi, a fine della stagione, in casa Ferrari per iniziare una nuova “saga” della sua vita di quasi quarantenne alla guida di monoposto di una F.1 che gli stanno allestendo a Maranello.
L’ ottimismo che ha impresso alla squadra, il suo recente successo, è la conferma di come James Allison, andando a ricercare nel cassetto dei progetti già utilizzati, ne abbia riscoperto uno che sembra essere veramente il toccasana ai problemi che avevano tolto Hamilton dalla possibile vittoria in gara per oltre 2 anni.
Si tratta di un terzo elemento, posizionato dell’asse della sospensione anteriore, che ha richiesto di effettuare una leggera modifica nella parte superiore della carrozzeria, per fargli spazio portando anche ad una minima diminuzione dell’efficenza aerodinamica superiore.
Un elemento sospensivi in cui sono presenti delle molle molto particolari, dette a tazza, che in funzione della loro forma dimensione e posizionamento, suppliscono a quelle che sono state le problematiche, di non poco conto, che si sono protratte per mesi, anche in questo inizio di stagione.
Ora questo sistema viene a sopperire, almeno lo ha fatto a Silverstone che è un circuito dall’andamento decisamente più “piatto” nel suo sviluppo globale, a quelli che erano i movimenti “anomali” che conducevano ad avere una monoposto nervosa, instabile, e che non dava ai piloti quella garanzia che si aspettavano, per poter percorrere i tratti veloci con l’acceleratore “flat”.
Già domattina sia Hamilton che Russell, fermato per un surriscaldamento della P.U. nell’ultima gara, avranno proprio l’opportunità di verificare il tutto, tenendo presente di quelle che sono le temperature ambiente e le caratteristiche del tracciato che hanno ben pochi punti in cui sia possibile mantenere a livelli accettabili le temperature d’esercizio, comprese quelle delle gomme posteriori visto che la gamma del gradiente dei battistrada disponibili è tra quelli più morbidi tra i 5 omologati in stagione .