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L’Hungaroring una pentola a pressione

La settimana di pausa che ha seguito un trittico di gare molto pressanti, da tutti i punti di vista, ha permesso ai tecnici della Ferrari, ora guidati ad interim da Fred Vasseur dopo le dimissione di Enrico Cardile, di analizzare a fondo tutta la moltitudine di dati che sono stati raccolti.Dall’analisi si è riscontrato che il pacchetto delle innovazioni che sono state di recente introdotte sulla versione EVO della ST-24 ha portato i benefici che si erano ipotizzati ed attesi in termini di punti di carico.La cosa, però ha evidenziato quella correlazione che ha innescato degli effetti collaterali che hanno peggiorato il comfort di guida di Lecler e Sainz.Individuato il perché del problema, i tecnici si sono accentrati forzano tutte le fasi di progettazione simulazione e produzione per far sì che nel fine settimana, sul circuito dell’Hungaroring sia possibile equipaggiare entrambe le monoposto con una versione che viene definita evoluta del fondo che dovrebbe garantire una maggiore efficienza in carico, ma anche ridurre la percentuale delle note negative, anche in funzione delle caratteristiche del tracciato, affinché entrambi i piloti possano esprimersi al massimo delle singole capacità.Se prima erano i secondi a dettare legge, ora non sono solo i decimi ma anche i centesimi a fare la differenza.I due pilpoti si devo o trovare nella condizione di avere una piena ed assoluta fiducia nel comportamento della loro vettura in tutte el situazioni presenti sul tracciato.Per prima cosa durante la qualifica, quando si tratta di spingere al limite, in funzione di quella posizione sullo schieramento che in questa gara è quanto mai basilare visto che esiste un solo rettilineo dove poter sorpassare mentre negli altri punti bisogna rischiare di grosso.Un tempo la gara magiara segnava la conclusione della prima metà del campionato di F.1 mentre ora è la prima dopo il giro di boa, e sarà subiti seguita dalla gara di SPA.Situata a soli 26 km dal centro di Budapest, la pista misura 4.381 metri ma conta ben 18 curve e un unico lungo rettilineo, che corrisponde a una delle due zone DRS.Proprio questo strumento a disposizione dei piloti negli anni ha cambiato le carte in tavola rendendo le gare più emozionanti e più ricche di sorpassi. La sua natura quasi da kartodromo fa sì che i piloti siano più performanti man mano che si gira, in quanto la pista si pulisce e la sede stradale si gomma in quanto, in particolare quest’anno, per i lavori di ammodernamento le altre gare si sono trasferite sul tracciato, inedito prossimo al lago Balaton.Per grossa fortuna di tecnici e piloti Il Gran Premio di Ungheria segue il tradizionale formato del weekend di gara. La prima e la seconda sessione di prove libere di venerdì che si svolgeranno rispettivamente alle 13.30 e alle 17, mentre l’ora conclusiva di preparazione in vista delle qualifiche andrà in scena alle ore 12:30 di sabato. Alle 16 sarà decisa la griglia di partenza, mentre domenica la gara prenderà il via alle 15, con 70 giri da percorrere.

Nel weekend di gara ungherese è atteso un clima torrido, caldissimo e tremendamente umido, anche per la sua configurazione che lo pone in una conca. Non bisogna però scartare situazioni “caotiche” per acquazzoni improvvisi rendendo basilari le interpretazioni delle tematiche relative alle strategie, che nell’ultima gara hanno condannato le prestazioni di Leclerc.