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Al contrario dei piloti l’ intenso mercato underground dei tecnici anche neo

Mentre tutti sono più o meno tratti nell’interesse di quanto possa succedere in quello che viene “volgarmente” chiamato il mercato dei piloti che è molto, molto più caleidoscopio e vivace di quello che appare esteriormente, ve ne è uno che non è così sentito e d’interesse fatti salvo un paio di nomi, che riguarda i tecnici.

Gli uffici delle risorse umane, nelle singole squadre, sono quanto mai attivi nel far sapere che si accettano curriculum a 360° sia per competenze, per esperienza a livello A, nell’età del master, nel dopo laurea, sino a coloro che possono essere al livello Z, al limite della pensione e quindi molto disponibili alle collaborazioni, anche esterne, da casa grazie alle ampia disponibilità delle tecnologie attuali.

Le percentuali del budget cap, destinate alle risorse umane, sembrano essere in fibrilazione con aumenti che tengono conto del possibile obiettivo finale, ma di partenza, per il corso futuro della F.1 dal’l A.D. 2026 che non significa un nuovo personaggio nella carica di amministratore delegato, ma Anno Domini.

La cosa è apparsa nella sua interezza proprio in occasione della trasferta d’ oltre Manica quando ancora il trasferimento di Enrico Cardile era solo una voce e guarda caso, voce che si è concretizzata senza possibilità di rilancio, all’indomani di una sonora bocciatura degli sviluppi relativi alla versione EVO della SF-24.

Un caprio espiatorio nella piena regola delle Ferrari in cui, fatti salvi gli ultimi episodi dei piloti Vettell e Sainz, nessun personaggio di vertice viene brutalmente licenziato, se non per spionaggio, ma vede accettate le proprie dimissioni con i ringraziamenti i rammarichi e gli auguri per il futuro, del caso.

Unico appunto, in queste occasioni, la lunghezza di quello che viene definito gardening che pensiamo essere, con la tecnologia di oggi, decisamente desueto ed inefficiente, senza ricorrere alle fotocopie dei progetti Ferrari, arrivati oltre Manica con relativo caso di spionaggio.

Molto interesse per i laureati più giovani che hanno pertanto studi e conoscenze relative all’ultima evoluzione dei materiali e delle tecnologie disponibili, molte di derivazione aerospaziale.

Giovani da affiancare a chi ha una concreta esperienza della F.1 in modo da avere una osmosi reciproca di conoscenze ed in particolare del codice necessario per la lettura e comprensione delle zone grigie del regolamento tecnico.

L’assunzione dell’incombenza ad interim, del ruolo lasciato libero da Cardile, per Vasseur è il segno lampante che esiste già il nome di chi deve acquisire le responsabilità operative nell’incarico ma deve avere in Vaseeur l’uomo dello schermo sino alla sua effettiva disponibilità operativa e non solo per riempire le righe dei media.

Se così non fosse ci sarebbe da pensare che la Ferrari sia rimasta con il cerino in mano invece di essere la stessa a lasciarlo nelle mani di terzi come avvenuto con Sainz.