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FERRARI F1

Quanto lavoro in Ferrari ma per Leclerc

Porpoising e bouncing sono le due “parolacce” che rappresentano le malattie endemiche che non consentono alla SF-24, anche in versione Evo, di essere competitiva e sopra tutto dare quella tranquillità di cui i piloti hanno assoluto bisogno quando guidano per recuperare quei pochi decimi che li separano dalle monoposto più competitive Red Bull, Mc Laren ed anche Mercedes, in parte.

Ovvero poter tenere flat il piede sull’acceleratore sia in rettilineo, porpoising, e curve veloci, bouncing, che, entrambi, hanno un effetto diretto: il surriscaldamento delle gomme posteriori in quanto, scaricando i 1000 cavalli rispondili le stesse si surriscaldano perché tendono a pattinare per la minore aderenza che ricevono dal carico aerodinamico che ha una sorta di jumping.

Purtroppo la Galleria del vento della Ferrari non è in grado di arrivare ai livelli di simulazione del carico che innescano queste sollecitazioni per cui è abbastanza difficile poter intervenire, puntualmente, a livello aerodinamico.

Il lavoro si “trasferisce” sul simulatore di guida dove entrambi ii piloti sono stati chiamati, una giornata per ognuno di intenso lavoro, a mettere a confronto le soluzioni sperimentali in modo da poter effettuare una serie di opportunità aerodinamiche e meccaniche per ridurre drasticamente la situazione.

Si parla di effettuare un passo indietro, per quanto riguarda le soluzioni aerodinamiche posteriori che sembrano essere troppo efficienti nell’estrarre l’aria che passa nella parte inferiore della monoposto a fronte di quella percentuale che entra dalla parte anteriore per cui si sbilanciano le situazioni in essere.

La prima parte del lavoro è stata messa a punto, si fa per dire, da Sainz che potrebbe andare in pista con quanto gli è sembrato più confacente, alle sue necessita e sensazioni, nella prima mattinata del venerdì mentre Leclerc, al lavoro oggi, dovrebbe seguire una strada differente che porterà, a sua volta in pista venerdì mattina mentre nel pomeriggio i piloti potrebbero invertire il lavoro sulle differenti componenti e regolazioni meccaniche per arrivare al sabato mattina con una sintesi molto ristretta.

Leclerc, poi, da domani, potrebbe seguire il programma sul prototipo della SF-25 da cui ovviamente è escluso “tassativamente” Sainz in quanto, come dicono in reparto questo lavoro è destinato per la monoposto di Hamilton, chi vuol capire capisca.